Gran parte delle monete dell’antica Akragas presentava la coniazione con la raffigurazione di un’aquila sul diritto e dell’immagine di un granchio sul rovescio.
L’aquila era uno dei simboli di Agrigento, l’uccello di Zeus, la massima potenza.
La grande maggioranza delle coniazioni di Akragas presentava un’aquila sul fronte e un granchio sul retro. Nella moneta in foto, l’aquila è raffigurata di profilo con le ali chiuse. Sopra l’animale, in maiuscolo, si leggono ancora le lettere greche AKRAG, che indicano la provenienza della moneta dall’antica Agrigento. Sul lato opposto invece è raffigurato un granchio, simbolo della città richiamato anche dal suo stesso nome. Il crostaceo è rappresentato dall’alto, perciò si distinguono il corpo principale, le due chele e le otto zampe, quattro per lato, che si estendono per tutta la lunghezza della moneta.
Mentre il granchio era, probabilmente, da associare al nome Akragas, che richiama il suono della parola karkinos – in greco, granchio. Un’altra tipologia di moneta rinvenuta ad Agrigento presentava invece una quadriga, altro simbolo della città allevatrice di cavalli.
Approfondimento
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Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.