Licurgo, viene ricordato in varie storie e versioni ma, in tutte, rappresenta la figura mitica di un sovrano, in perenne conflitto col dio Dioniso.
Omero descrive l’episodio in cui Licurgo scacciò dal suo regno le baccanti e i satiri insieme allo stesso dio. In altri contesti si racconta di Licurgo che avrebbe incatenato Dioniso e poi da questo, a sua volta, catturato e fatto sprofondare nell’Ade.
Ancora in altre leggende Licurgo si ritrova in contrasto con Dioniso, intorno ai temi legati ai riti dionisiaci, dell’ebbrezza e del vino e della sua natura l’uva e i tralci di vite.
La storia di Ambrosia, una delle menadi del corteo dionisiaco, si colloca in tale tradizione, allorquando si narra che, insidiata da Licurgo chiese auto alla Terra che la tramutò in un ceppo di vite, così avvolgendo Licurgo coi suoi tralci, mentre in suo soccorso arrivava Dioniso e le altre menadi.
Tutte le storie ancora ruotano intorno all’ebbrezza derivata dal vino, che inebriò Licurgo, perseguitato da Dioniso, fino alla pazzia che lo portò alla morte.