Nel V secolo a.C. Ippodamo di Mileto, famoso urbanista e architetto greco, fu il primo a teorizzare la razionale disposizione degli assi stradali a incroci ortogonali nell’urbanistica delle città greche.
I suoi canoni si ispiravano a criteri matematici e fisici, ma anche a considerazioni di ordine sociale: la città ideale, secondo Ippodamo, avrebbe dovuto avere diecimila abitanti divisi in tre classi sociali: agricoltori, artigiani e armati.
Si può ancora trovare traccia di questa impostazione nel Pireo, a Mileto e a Turi, di cui Ippodamo ideò il progetto.