L’opus sectile era un tipo di pavimentazione che impiegava marmi e pietre di forme quadrate, triangolari e romboidali di dimensioni generalmente più ampie di quelle delle altre tecniche musive.
I pezzi che componevano il disegno erano di dimensione maggiore rispetto alle tessere e richiedevano, quindi, una minore precisione nel taglio; venivano utilizzate per questa tecnica anche le tipologie di rocce più dure.
La disponibilità di più tipologie di elementi lapìdei dava vita a rappresentazioni caratterizzate da una forte policromia.