31 Ott 2019

Ciàula scopre la luna

Pubblicata per la prima volta nel 1912 sul Corriere della Sera, la novella "Ciàula scopre la luna" è uno degli esempi letterari in cui si parla dello sfruttamento dei piccoli zolfatari nelle cave siciliane, a cavallo tra '800 e '900. Il testo presenta legami con "Rosso Malpelo" di Verga, come la ...
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31 Ott 2019

Una storia lunga millenni

Alla fine del '900 a Montechiaro, in provincia di Agrigento, è stato individuato e scavato un grande santuario risalente all'età del bronzo (II millennio a.C.). Consacrato ai culti della prosperità e della fertilità, era probabilmente legato alla produzione ed esportazione dello zolfo che avven...
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31 Ott 2019

Le tegulae sulfuris: i marchi dei romani

Le tegulae sulfuris sono reperti archeologici fondamentali per comprendere e studiare le attività produttive e i rapporti commerciali che avevano luogo ad Agrigentum. Si tratta di tavolette in argilla con iscrizioni da destra a sinistra che riportavano a stampo, sui contenitori dei pani di zolfo fu...
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31 Ott 2019

Lo zolfo, oro del diavolo

Lo zolfo è un elemento chimico molto diffuso in natura. Si può trovare allo stato libero, in questi casi presenta una limpida colorazione giallo citrino, o combinato con altri elementi come calcare o gesso che gli conferiscono, invece, un colore bruniccio o grigio chiaro. Può essere di origine ...
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31 Ott 2019

Il grano, il pane di San Calogero

Ogni anno a luglio, ad Agrigento, si celebra la festa di San Calogero. Si narra che il monaco Calogero fosse arrivato in Sicilia per diffondere la fede cristiana e durante un periodo di pestilenza andasse per le strade a chiedere del pane per i poveri.Per paura che si avvicinasse troppo alle case, i...
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31 Ott 2019

I mulini al tempo di Agrigentum

I mulini erano i macchinari utilizzati dai romani per trasformare il grano in farina. Nonostante l'esistenza di mulini ad acqua sia appurata in questi luoghi anche in tempi precedenti, quelli rinvenuti nell'abitato in questione erano tutti in pietra lavica ed inseriti all'interno delle tabernae. L...
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31 Ott 2019

Tabernae e cauponae: i locali dell’antica Roma

Tabernae e cauponae erano due diverse tipologie di locali dell'antica Roma. Le cauponae erano dei ristoranti in cui si andava per mangiare e bere, e il loro arredamento era caratterizzato dalla presenza di un bancone in muratura in cui venivano inseriti i contenitori di coccio o le anfore che conse...
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31 Ott 2019

I bolli di Agrigentum

I rinvenimenti in sigillata italica del quartiere ellenistico-romano hanno permesso, grazie a ben 71 bolli diversi e ben conservati, di individuarne la provenienza e capire i rapporti commerciali presenti in città. Le attestazioni hanno confermato che Agrigentum era inserita in una capillare rete ...
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31 Ott 2019

I conii, le monete di Akragas

Gran parte delle monete dell'antica Akragas presentavano la coniazione con aquila sul diritto e granchio sul rovescio. L'aquila era uno dei simboli di Agrigento, l'uccello di Zeus, la massima potenza; mentre il granchio era probabilmente da connettersi al nome del fiume Akragas, che richiamava il su...
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31 Ott 2019

Emporion

Emporion è una parola greca (ἐμπόριον) che deriva dal termine ἔμπορος (emporos), commerciante, a sua volta derivato da πόρος (poros), passaggio. Nei tempi antichi, indicava i centri di scambio all'ingrosso situati prevalentemente sulla costa....
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