Uno degli intrattenimenti ludici dei simposi svolti a Siracusa era il gioco del kottabos, che consisteva essenzialmente nello scagliare le ultime gocce di vino rimaste nella coppa per colpire un piattello. Questo oggetto era collocato al centro di un'asta in bronzo alta circa due metri, chiamata kot...
Il filosofo greco Platone, rimproverava duramente ai Siracusani di dedicarsi troppo ai piaceri della tavola e ai banchetti.
Le fonti raccontano anche di un cuoco siracusano, chiamato Mikhetos, che fu autore del primo trattato di cucina dell'Occidente e persino fondatore di una sorta di scuola alber...
Si dice che Ortigia avesse un profondo legame con un'isola greca del mare Egeo, Delos. Entrambe le isole, infatti, nell'antichità, avevano lo stesso nome.
L'Ortigia greca mutò poi il suo nome in Delos, una parola che deriva dal termine greco deloo: "isola luminosa", poiché la leggenda racconta c...
Ortigia, la terra di miti e d’acqua, già nota nell’antichità
Quando Virgilio pubblicò l'Eneide, Siracusa e le sue sponde rappresentavano un nome già ben noto al mondo greco e romano. Ortigia infatti, colta nell'abbraccio del «Plemmyrium ondosum», è citata dal poeta latino che fornisce così una didascalia immortale di questo luogo: «Giace della Sicania ...
Publio Virgilio Marone, conosciuto comunemente come Virgilio, fu un poeta e scrittore latino; nacque nei pressi di Mantova nel 70 a.C. e morì a Brindisi nel 19 a.C.
Noto per le sue opere letterarie: Le Bucoliche e le Georgiche ma principalmente per l'Eneide, che narra delle origini di Roma. Nel li...
La Venere Anadiòmene, detta anche Venere Landolina, è una divinità che "sorge dalle acque", come la città di Siracusa.
La statua, copia di età romana del II sec. d.C., è conservata al Museo Archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa.
La dea è priva del capo e del braccio destro, con il quale, ...
I Siceliòti, termine che deriva dal greco antico, erano gli abitanti delle città greche della Sicilia.
Si diffusero inizialmente nelle coste orientali e meridionali dell'isola nelle città principali: Syrakousai, Ghelas e Akragas.
I Siceliòti si attribuivano questo nome per distinguersi dai Gre...
Il platano, con le sue ampie e frastagliate foglie a cinque lobi appuntiti ricorda il palmo di una mano aperta.
Il nome "platanos" significa infatti largo e piatto.
La sua somiglianza con il palmo della mano, rese questa pianta sacra alla Grande madre, come dimostrano alcune rappresentazioni scult...
Le Metamorfosi di Ovidio narrano la storia della bella ninfa di nome Ciane che era innamorata del giovane Ànapo. Un giorno, la ninfa passeggiava con l'amica Persefone sulle sponde di un lago.
Mentre la giovane raccoglieva dei fiori, il dio degli inferi Ade, innamorato di lei, decise di rapirla.Cia...
Pantalica, il paese “oltre lo specchio” descritto da Cesare Brandi
In Viaggi e scritti letterari del 1980, Cesare Brandi dedica a Pantalica un capitolo dal titolo "Quella fata Morgana chiamata Pantalica", in cui racconta con parole suggestive il suo viaggio nella valle dell'Ànapo, scoprendo nell'incessante metamorfosi di Pantalica, una dimensione surreale e mister...
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.