Suger fu Abate dell’abbazia di Saint Denis dal 1122 al 1151. Si occupò della ricostruzione della facciata della grande fabbrica, triplicando le entrate e innalzando anche le torri. Successivamente si occupò anche del coro, progettato a doppio deambulatorio.
L’abate Suger oltre alla scrittura (De rebus inministratione sua gestis e il Libellus de consecratione ecclesia Sancti Dionysii) e alla ricostruzione dell’abazia, possedeva una delle collezioni più prestigiose del Medioevo.
Si cimentò nella raccolta di oreficerie e tesori come vasi d’oro, pietre preziose, perle, gemme, candelabri, paliotti, sculture, vetrate, smalti, paramenti sacri, arazzi.
Tutti oggetti sfavillanti.
Per la prima volta la bellezza materiale non era vista come peccaminosa ma era una via per la contemplazione, per l’armonia spirituale, dal momento che era la luce a guidare la trascendenza.