Il tetto dromico, nella Cattedrale di Palermo, si trovava sopra le travi, nella navata centrale. Era un tetto ispezionabile con una passerella lignea centrale: un tavolato da cui era possibile percorrere tutta la navata. Tale sistema è ancora presente nel tetto del duomo di Cefalù.
Gli interventi del restauro Settecentesco, progettato da Ferdinando Fuga e poi, in parte eseguiti, da Marvuglia, modificarono gran parte del soffitto. La copertura della navata centrale, costituita da 19 capriate, venne ridotta a 15. Fu inserito un transetto e l’antica copertura, prima a vista, attraversata dal tetto dromico, fu poi rimaneggiata e occultata dalla volta a botte che copre la navata centrale della chiesa.