La Tribuna fu commissionata allo scultore Antonello Gagini dall’arcivescovo Giovanni Paternò intorno al 1507. L’artista lavorò a questa monumentale opera marmorea dal 1509 fino all’anno della sua morte, avvenuta nel 1536, successivamente fu portata a compimento dai suoi successori, i figli Giacomo, Antonio e Vincenzo nel 1574. Opera grandiosa, alta circa 25 metri, e contentenente quaranta nicchie, era collocata nell’abside della navata centrale. A livello architettonico era suddivisa in tre registri con tre ordini di nicchie sovrapposte che ospitavano, ognuna, statue a grandezza naturale di santi, Dottori della Chiesa, apostoli ed evangelisti. L’intera strutta era definite con parasite e architrave modanati e fasce contenenti formelle, lavorate ad altorilievo, con la storia dei rispettivi santi e tondi con gli angeli che reggevano corone. Il primo e il secondo ordine ospitavano 14 statue, l’ultimo invece 12. Al centro in nicchie più grandi Maria assunta in cielo e Cristo Risorto. Culmine dell’intera tribuna era il Padre Eterno, in stucco, nella semicalotta dell’abside. Il Padre Eterno, realizzato da Vincenzo Gagini, era in stucco. La tribuna durante i lavori di rifacimento dell’architetto Fuga che, alla fine del 1700, stravolsero e modificarono per sempre l’aspetto della Cattedrale, fu smantellata. Statue, formelle e tondi furono inseriti all’interno e all’esterno della Cattedrale.