Durante la dominazione musulmana, dal 948, la Sicilia fu governata dall’Emirato Kalbita, che operò una riorganizzazione territoriale dell’Isola dividendole in tre grandi aree, denominate Valli. Tale suddivisione, già riportata in un documento normanno del 1094, descritta come “antiquae divisiones saracenorum”, rimase in vigore fino alla riforma amministrativa borbonica del 1812. I tre comparti territoriali furono identificati come Il Val di Mazara, relativo alla Sicilia occidentale e il Val di Noto e Val Demone, alla zona orientale. Il Val di Mazara, la parte più estesa, fu conquistata dai normanni nel 1072. Grazie alla sua posizione strategica e i rapporti commerciali, con il resto del Mediterraneo, divenne sede vescovile nel 1093.
Il Val Demone, descritta nel Libro di Ruggero, di Edrisi, comprendeva invece i territori di Messina, fino all’Etna, verso sud, e confinava con il Val di Mazara, sulla costa settentrionale, in corrispondenza dei limiti territoriali della Diocesi di Cefalù.