La villa rustica si sviluppa nel periodo tardo repubblicano (II-I sec a.C) come residenza dei proprietari di terreni, per la cura diretta dell’attività agricola.
Con il passare del tempo, in età imperiale e nel periodo tardoantico (dal I al IV sec d.C.) essa assume le connotazioni di una vera e propria domus, anche come luogo di rappresentanza e di residenza, in alcuni casi, più stabile. Ciò avviene per l’incremento del numero di schiavi a disposizione e l’accorpamento di più terreni in grandi latifondi. Alla Villa del Casale, scavi archeologici hanno messo in evidenza una costruzione comprendente un impianto produttivo e una zona abitativa che include una struttura termale di III secolo, rinvenuta nello strato sottostante al mosaico della sala biabsidata.