WHL

I criteri per l’inserimento delle Isole Eolie nella WHL

Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco:
Cairns (Australia), 27 novembre-2 dicembre 2000
Le Isole Eolie forniscono un record eccezionale di trasformazioni di isole vulcaniche e fenomeni vulcanici in corso. Studiate, almeno dal diciottesimo secolo, le isole hanno fornito, alla scienza della vulcanologia, esempi di due tipi di eruzione (vulcaniana e stromboliana) e hanno pertanto avuto un ruolo di primo piano nell’educazione dei geologi per oltre 200 anni.
Il sito continua ad arricchire il campo della vulcanologia.

Criteri adottati per il riconoscimento UNESCO
Ottavo criterio: le morfologie vulcaniche delle isole rappresentano caratteristiche classiche, nel continuo studio della vulcanologia in tutto il mondo.
Attraverso il loro studio scientifico, almeno dal diciottesimo secolo, le isole hanno fornito esempi di due dei tipi di eruzioni (vulcaniana e stromboliana), contribuendo alla diffusione di tali conoscenze, attraverso i libri di testo di vulcanologia e geologia: Le Eolie hanno avuto un ruolo di primo piano nell’istruzione di tutti i geo-scienziati per oltre 200 anni.
Esse continuano a fornire dati importanti per gli studi vulcanologici e sui processi geologici in corso, nello sviluppo delle forme della terra.

Come si forma la pomice

Sette isole dai diversi volti

I crateri sommitali

Panarea, dove mare e vulcani diventano scultori

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

Il villaggio preistorico di Cala Junco

Le Eolie, dove si è iniziato a studiare i vulcani

La Sciara del Fuoco

Filicudi: piccola isola, grande storia

Le fumarole del porto di Vulcano

L’antica produzione del sale

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

Pollara, tra poesia e bellezza

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Le Terme di San Calogero

Il Gran Cratere de La Fossa: dove il vulcano diventa uno scultore

I sensi raccontano il porto di Vulcano

Alicudi, dove il tempo si è fermato

Panarea, l’isola dei Faraglioni

Vulcano, la più giovane tra le opere d’arte Eoliane

Alicudi, dove il tempo si è fermato

Vino, olio e capperi: capolavori della natura e rampa di lancio dell’economia Eoliana

Gli elementi morfologici sottomarini delle Isole Eolie

I sensi raccontano il villaggio preistorico di Cala Junco

I vulcani

Le Eolie, dove è nata la vulcanologia

Filicudi: piccola isola, grande storia

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

Al centro del commercio nella storia

Sette isole, decine di vulcani

I sensi raccontano le fumarole del porto di Vulcano

Sette isole dai diversi volti

Il laghetto salato di Lingua

L’antica produzione del sale

I sensi raccontano il Castello di Lipari

Il villaggio preistorico di Cala Junco

I Faraglioni di Panarea

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

Stromboli, il vulcano che respira

I sensi raccontano i crateri sommitali

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

Sette isole, decine di vulcani

Il villaggio di Capo Graziano

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

I criteri per l’inserimento delle Isole Eolie nella WHL

I sensi raccontano il laghetto salato di Lingua

L’eruzione del 2002-03

Panarea e la sua storia

La Malvasìa delle Lipari DOC

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Stromboli, il vulcano che respira

Il Gran Cratere de La Fossa

La parte nascosta delle Eolie

La plasticità dei fanghi di Vulcano

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

I Faraglioni di Panarea

Da dove arrivano i gas di Vulcano

La plasticità dei fanghi di Vulcano

La parte nascosta delle Eolie

Vulcano, il più famoso vulcano del mondo

La Sciara del Fuoco

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Pollara, tra poesia e bellezza

Filicudi, paradiso sommerso

Il villaggio di Capo Graziano

Storie di mare e naufragi. I relitti delle Isole Eolie

I crateri sommitali

Il laghetto salato di Lingua

Lipari al centro della storia del Mediterraneo

Filicudi, paradiso sommerso

Miti e leggende sui vulcani

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Il bianco candido delle cave di pomice

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava