La posizione geografica di Alicudi e la sua lontananza dalla costa fanno sì che man mano che salite lungo gli scalini dell’unico viottolo che dal mare porta alla cima di Monte dell’Arpa, abbandoniate la dimensione del mare, e già a metà costa, osservando l’infinito, vi sembrerà che il blu del mare si mescoli con l’azzurro del cielo, non lasciando davanti a voi un orizzonte ben definito.
Il nome di Alicudi deriva da Aericusa, ossia erica.
Basta andare di poco al di là delle strade principali per trovarne tantissime.
Individuatene una e godete dell’intenso profumo che esse emanano, soprattutto dopo il calare del sole.
Anche se la comunità di Alicudi vive ormai di turismo, affittando le poche case che ci sono, ancora una piccola parte della popolazione è dedita alla pesca. E il pesce fresco che mangerete qui è tutt’altra cosa. Se siete ad Alicudi nel periodo estivo, comprate dai pescatori locali i totani appena pescati: incredibilmente morbidi al palato e pieni di gusto del mare.
Il silenzio ad Alicudi è assolutamente dominante, anche quando si è lungo l’unico viottolo che sale dal mare verso la cima di Monte dell’Arpa.
Se volete godere del silenzio assoluto, rotto solo dal cantare delle cicale estive, dirigetevi sulla cima della montagna, lì il silenzio vi aiuterà anche a ritrovare voi stessi.
Come tutte le altre isole dell’arcipelago, Alicudi non è intensamente (ma neanche mediamente) urbanizzata. Questo fa sì che la sera non si soffra quasi mai il caldo, ma si ha sempre la brezza di terra a rinfrescare dalla calura estiva. A volte, questo venticello può diventare anche eccessivo per quello che è il classico abbigliamento estivo.
Fermatevi allora lungo gli scalini, sedetevi e godete del calore che la roccia lavica di cui sono fatti rilascia la sera, dopo averne accumulato per tutta una giornata.
È veramente un piacevolissimo tepore!