Vulcano

I sensi raccontano le fumarole del porto di Vulcano

vista
Pennellate di giallo e bianco su fondo grigio

La presenza delle fumarole, costantemente attive, ci ricordano che l’isola di Vulcano è un vulcano attivo. Il Faraglione, la rocca che sovrasta il porto, è un meraviglioso torrione naturale ormai del tutto giallo e bianco a causa dello zolfo e del gesso che si sono cristallizzati lungo i suoi fianchi.
La strada che dal porto di Vulcano porta verso la zona termale della spiaggia di Levante è anch’essa con la stessa colorazione. Questa colorazione non è del tutto uniforme, ma presenta chiazze più o meno intense su un fondo grigio che è quello originario della roccia. Ricorda un po’ quell’abbagliante accostamento di colori, non uniformi e mai banali, degli impressionisti.

olfatto
L’odore di Vulcano

L’odore delle fumarole non è certamente piacevole, ma è veramente caratteristico e tipico di Vulcano. La sua intensità cambia sia con il variare delle stagioni che con l’attività propria del Vulcano. Dopo un periodo particolarmente piovoso, l’odore non è molto intenso, in quanto i gas magmatici sono molto diluiti con l’acqua piovana che è filtrata in profondità ed è evaporata.
Negli ultimi anni del XX secolo si sono avuti dei momenti in cui il magma in profondità si è mosso, come è naturale che sia, e ciò ha fatto aumentare la percentuale di gas magmatici nelle fumarole, facendo aumentare a dismisura la “puzza” di uovo marcio data dallo zolfo nei gas.

gusto
Formaggi e Vini vulcanici

La conformazione di Vulcano sembrerebbe non poter ospitare nulla di commestibile, considerato che l’isola non è stata mai abitata fino agli anni ’60 del secolo scorso.
In realtà, negli ultimi anni, molti terreni della parte sud di Vulcano, quella non attiva attualmente, sono stati adibiti a pastorizia e produzione di vino.
È ormai diventato famoso il formaggio di vulcano, soprattutto la ricotta infornata, prodotto e confezionato esclusivamente sull’isola.
Nella zona di Gelso e di Vulcano Piano, diversi ettari sono stati adibiti, durante gli ultimi vent’anni, alla produzione di vino, ed i risultati sono a dir poco sorprendenti!
Vini bianchi delicati al palato ma dai mille aromi, e vini rossi non troppo robusti e freschi a tal punto da poter essere abbinati tranquillamente al pesce.

udito
Il “respiro della Terra”

In una notte in assoluto silenzio, avvicinandosi ad una delle fumarole del porto si può ascoltare il reale respiro della terra.

tatto
Un caldo tepore, anche nei mesi invernali

Un’altra delle caratteristiche tipiche della zona del porto di Vulcano è il tepore che si avverte toccando qualsiasi cosa nella zona del porto.
In qualsiasi stagione dell’anno, con o senza sole, toccando il terreno, le pareti di roccia, i muretti e tutto ciò che è a contatto con il terreno si potrà percepire da un piacevole tepore a un caldo quasi difficile da sostenere.

Il Gran Cratere de La Fossa: dove il vulcano diventa uno scultore

I crateri sommitali

I sensi raccontano i crateri sommitali

Il villaggio di Capo Graziano

La Malvasìa delle Lipari DOC

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Alicudi, dove il tempo si è fermato

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

Panarea e la sua storia

Le Eolie, dove è nata la vulcanologia

Pollara, tra poesia e bellezza

Come si forma la pomice

Vulcano, la più giovane tra le opere d’arte Eoliane

Il villaggio preistorico di Cala Junco

Lipari al centro della storia del Mediterraneo

La plasticità dei fanghi di Vulcano

La Sciara del Fuoco

L’eruzione del 2002-03

I sensi raccontano le fumarole del porto di Vulcano

Panarea, dove mare e vulcani diventano scultori

Filicudi: piccola isola, grande storia

Le Terme di San Calogero

Gli elementi morfologici sottomarini delle Isole Eolie

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

Storie di mare e naufragi. I relitti delle Isole Eolie

Stromboli, il vulcano che respira

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Filicudi, paradiso sommerso

La parte nascosta delle Eolie

I Faraglioni di Panarea

Sette isole, decine di vulcani

L’antica produzione del sale

Il laghetto salato di Lingua