Filicudi

Il villaggio di Capo Graziano

Il villaggio venne portato alla luce grazie agli scavi condotti tra il 1952 e il 1969 in un ampio pianoro a 100 metri sul livello del mare La ragione di questa posizione deriva probabilmente da necessità difensive che ha indotto la popolazione a spostatasi dal villaggio di Filo Braccio a Capo Graziano.Il villaggio si estende non solo sul pianoro ma anche su livelli superiori ed è composto da 27 capanne a pianta ovale addossate l’una all’altra. Le dimensioni variano dai 3 ai 6 metri di diametro.
Sono state erette con muretti a secco larghi circa 50-60 centimetri su cui poi veniva posta la struttura in legno e il tetto. Molte capanne presentano delle caratteristiche proprie, legate anche al loro utilizzo. Il piano del pavimento era generalmente ribassato e gli ambienti erano come dei seminterrati.
Nella parte sud del villaggio, le preesistenti capanne vennero costruite o modificate le strutture per nuovi alloggi di genti siciliane ma di cultura Milazzese. In questa nuova fase culturale i villaggi vengono edificati in posizioni arroccate e muniti di sistemi difensivi su ogni isola delle Eolie eccetto Vulcano. Secondo alcuni archeologi la grande quantità di frammenti ceramici egei ritrovati sarebbe la dimostrazione del ruolo svolto dall’Isola di Filicudi e dalle altre isole negli scambi commerciali di quel periodo. Esse, dopo una fase di decadenza nella precedente età del rame, diventano dei veri e propri empori del commercio mediterraneo, forse “l’ultimo punto raggiunto dalla navigazione delle genti egee che in esse scambiano i prodotti raffinati della loro arte e della loro industria con le materie prime che le navi eoliane avevano portato da lidi lontani”.

Sette isole dai diversi volti

Alicudi, dove il tempo si è fermato

I sensi raccontano il porto di Vulcano

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Da dove arrivano i gas di Vulcano

Il villaggio di Capo Graziano

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

Vulcano, il più famoso vulcano del mondo

L’antica produzione del sale

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

I vulcani

Il Gran Cratere de La Fossa

Pollara, tra poesia e bellezza

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

Al centro del commercio nella storia

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

Miti e leggende sui vulcani

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

Filicudi, paradiso sommerso

Il bianco candido delle cave di pomice

I Faraglioni di Panarea

I crateri sommitali

Le Eolie, dove si è iniziato a studiare i vulcani

Vino, olio e capperi: capolavori della natura e rampa di lancio dell’economia Eoliana

I sensi raccontano il laghetto salato di Lingua

Stromboli, il vulcano che respira

La Sciara del Fuoco

La parte nascosta delle Eolie

Panarea, l’isola dei Faraglioni

Il villaggio preistorico di Cala Junco

Sette isole, decine di vulcani

I sensi raccontano il Castello di Lipari

Il laghetto salato di Lingua

I sensi raccontano il villaggio preistorico di Cala Junco

Le fumarole del porto di Vulcano

La plasticità dei fanghi di Vulcano

Filicudi: piccola isola, grande storia