Lipari

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Ai piedi del Castello, dove oggi si estende la città moderna e all’inizio della contrada Diana, in età greca e romana si sviluppò l’abitato di Lipari. Della città di età greca purtroppo quasi nulla rimane a causa della distruzione operata dai Romani nel 252 a.C. e dal sovrapporsi delle costruzioni moderne.
Le case come sul Castello, erano raggruppate in isolati delimitati da strade regolari.
Gli scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di due cinte murarie greche di fortificazione, una degli inizi del V secolo a.C., l’altra della metà del IV secolo a.C.
La necropoli di Lipari
In età greca la necròpoli di Lipari si trovava fuori dalle mura di cinta poiché era costume dei Greci e in seguito anche dei Romani seppellire i morti al di fuori della città. La necròpoli si estendeva nella piana di Diana. Sono state rinvenute quasi 3000 tombe.
Erano disposte in filari su più livelli: le tombe di età più recente si sono sovrapposte a quelle più antiche, talvolta fino ad arrivare a quattro strati.

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