Una delle principali caratteristiche dell’arcipelago Eoliano è l’enorme differenza in colori, morfologie, paesaggi e vegetazione tra un’isola e l’altra. La principale motivazione di ciò è legata alla storia vulcanologica di ogni isola. Solo Stromboli, l’isola più recente ad emergere dal mare, ha la classica forma a cono, tipica dell’immaginario di ciascuno di noi.
Le altre isole sono invece di forma più irregolare, e questo è il risultato della sovrapposizione di più centri vulcanici nel tempo e nello spazio. Ad esempio, l’isola di Salina, seconda in superficie dopo Lipari e conosciuta anche per le sue due montagne gemelle, è in realtà formata dalla sovrapposizione di almeno 6 principali
edifici vulcanici
. Se si contassero tutti gli edifici vulcanici presenti al di sopra del livello del mare nelle isole Eolie, arriveremmo a più di 50.
Ne consegue che anche le quote raggiunte da ogni isola sono molto differenti.
Il Monte Fossa delle Felci di Salina, ad esempio, oltrepassa le quote collinari arrivando a 964 metri di altitudine, ed è seguita da Stromboli con 924 metri in continuo aumento grazie alle continue esplosioni dal
cratere sommitale
. Il Gran Cratere de La Fossa di Vulcano, con i suoi 386 metri di altitudine, è invece la quota più bassa raggiunta tra le isole Eolie.