La zona del porto di Vulcano è una di quelle che rimangono più impresse nella mente di chiunque visiti le Eolie. La prima cosa che si percepisce, appena scesi dall’aliscafo, è il classico odore di “uovo marcio”, ossia quell’inconfondibile esalazione, proveniente dalle fumarole vulcaniche. L’odore sgradevole è dato dallo zolfo, che si trova disciolto all’interno dei gas che fuoriescono dalle
fumarole
. La zona del porto è collocata all’interno dell’ultima
caldera
di Vulcano, che corrisponde anche alla zona di maggiore emissione di gas; per questo motivo l’odore è più forte.
Nella zona del porto i gas delle fumarole fuoriescono praticamente ovunque si abbia del terreno non coperto da cemento; in alcune zone dove vi è qualche spaccatura un po’ più ampia si hanno dei veri e propri pennacchi di fumo.
Le fumarole sono presenti anche nei fondali marini antistanti la zona del porto: celebri sono le fumarole di fronte spiaggia di levante di Vulcano, con il mare che letteralmente “bolle”.
L’alta temperatura dei gas riscalda notevolmente quella parte di mare, portando l’acqua a temperature anche tra i 35°-45°C. I gas delle fumarole sono inoltre carichi di zolfo, che, passando da 120°-140°C alla temperatura ambiente, si trasforma dallo stato gassoso a quello solido sotto forma di
sublimati
. Ecco allora che tutta la zona del porto, il
Faraglione
sovrastante, le viuzze, le pareti di roccia, si colorano del tipico colore giallo dello zolfo, che si unisce ad alcune pennellate di
gesso
, anch’esso formato per lo stesso processo di sublimazione.