Il contesto

Vino, olio e capperi: capolavori della natura e rampa di lancio dell’economia Eoliana

L’epopea dei mercanti di mare ha inizio a Salina nel 1800 dove si producevano olio, vino e capperi che venivano venduti agli abitanti di Lipari, i quali li vendevano poi in Sicilia e in Calabria.
veliero eolianoNel 1810 aumentò la domanda di malvasìa grazie ai 10000 soldati inglesi che si trovavano a Messina per contrastare l’espansione napoleonica. Questi soldati diventarono grandi amanti della malvasìa. È in questo periodo che ebbe inizio l’epopea dei mercanti di mare che si concluderà definitivamente nel 1953. Uomini coraggiosi appartenenti a famiglie marinare dell’isola di Salina a bordo di piccole imbarcazioni, iniziarono a commerciare direttamente con la Sicilia oppure spingendosi fino alla Campania affrontando i pericoli del mare: tempeste e pirati.
Nonostante i pericoli, lo spirito d’iniziativa dei salinari, gente che, come disse Luigi Salvatore D’Austria, “si dimostra veramente infaticabile nel lavoro” diede un impulso notevole alla crescita economica dell’isola. Da vari punti dell’isola partono ben 5 rotte: la rotta tirrenica, la piccola rotta ionica, la rotta dei commerci locali, la grande rotta tirrenica e la grande rotta adriatica.
Degne di nota anche le grandi rotte mediterranee.
Nel 1860-70 la flotta fu incrementata con grandi velieri. Salina visse una vera e propria età dell’oro fino all’arrivo della filossera nel 1889 che distrusse in pochi anni 3/5 dei vigneti e l’avvento del vapore che si sostituisce gradualmente alle imbarcazioni ottocentesche. Le condizioni economiche sempre più difficili, spinsero molti isolani ad emigrare in Australia, Argentina, Francia e New York. Alcuni dopo il primo conflitto mondiale decisero di tornare ed investire i propri guadagni sull’isola.
Dopo la visita del re Umberto di Savoia nel 1923, venne istituita a Salina la prima centrale elettrica dell’arcipelago e ricostituita l’attività di navigazione con la Società Eolia Anonima di Navigazione.
Tutto ciò diede un nuovo impulso alla produzione e al commercio della malvasìa che portò alla nascita nel 1931 della “Società della Malvasìa” che si occupava dell’imbottigliamento, dell’etichettamento e della commercializzazione della malvasìa.

Il Gran Cratere de La Fossa

Da dove arrivano i gas di Vulcano

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

Al centro del commercio nella storia

I Faraglioni di Panarea

Alicudi, dove il tempo si è fermato

Il bianco candido delle cave di pomice

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Filicudi: piccola isola, grande storia

I sensi raccontano il villaggio preistorico di Cala Junco

Vino, olio e capperi: capolavori della natura e rampa di lancio dell’economia Eoliana

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

I sensi raccontano il porto di Vulcano

L’antica produzione del sale

Miti e leggende sui vulcani

Il villaggio di Capo Graziano

Pollara, tra poesia e bellezza

La parte nascosta delle Eolie

I vulcani

Sette isole dai diversi volti

Filicudi, paradiso sommerso

Stromboli, il vulcano che respira

Vulcano, il più famoso vulcano del mondo

I sensi raccontano il laghetto salato di Lingua

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

Il villaggio preistorico di Cala Junco

Il laghetto salato di Lingua

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

La plasticità dei fanghi di Vulcano

Le fumarole del porto di Vulcano

I sensi raccontano il Castello di Lipari

La Sciara del Fuoco

I crateri sommitali

Panarea, l’isola dei Faraglioni

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

Sette isole, decine di vulcani

Le Eolie, dove si è iniziato a studiare i vulcani