Il litorale di fronte Acitrezza è costellato da un piccolo “arcipelago” di Faraglioni, detto “Arcipelago dei Ciclopi”. L’isola Lachea è la più grande in estensione, avendo una forma ellissoidale lunga 250 metri e larga 150, per una superficie di poco inferiore ai 2 ettari. Essa fa parte della “Riserva naturale integrata isola Lachea e faraglioni dei Ciclopi”, un’area protetta istituita dalla regione Sicilia nel 1998, ed ospita una stazione per gli studi biologici dell’Università di Catania.
L’isola Lachea sembra corrispondere alla descrizione dell’isola abitata da sole capre che si trova nel IX libro dell’Odissea di Omero. Sull’isola Lachea sono stati rinvenuti dei reperti archeologici (un’ascia in diorite e una tomba) che dimostrano come l’isola fosse frequentata già in età preistorica.
Dell’età Romana sono invece solo rimasti degli oggetti rinvenuti all’interno di una delle due grandi buche circolari di circa un metro di profondità, presenti sull’isola: pentole, anfore, pesi da telaio, aghi in osso, frammenti di un pettine osseo e una piccola lucerna.
L’isola, come gli altri faraglioni che costituiscono il piccolo arcipelago, è di origine magmatica.
Essa rappresenterebbe i resti di una piccola camera magmatica molto superficiale definita laccolite, risalente a circa 500.000 anni fa.