Il Monte Etna

Una fauna ancora tutta da scoprire

La fauna dell’Etna deve convivere con gli umori e gli sconvolgimenti apportati dal vulcano che durante le eruzioni, specialmente quelle a bassa quota, distrugge grosse porzioni di territorio provocando morte e distruzione. Esso, infatti, costringe alla fuga gli animali che vi abitano, i quali devono sopravvivere anche alle modifiche fatte dall'uomo all'ambiente naturale . È importante, quindi, classificare le specie animali che è possibile incontrare sull’Etna, le più comuni sono:
Lacèrtidi: il ramarro, la lucertola campestre e il gòngilo, conosciuto localmente come “tiraciatu”. Tali rettili si incontrano con facilità, specialmente la lucertola campestre sui muri a secco e nelle rocce che costituiscono le colate laviche.
Serpenti: il biacco, il còlubro leopardiano, il saettone, la biscia dal collare e la vipera comune, unico serpente velenoso che, comunque, attacca raramente, e preda piccoli mammiferi, soprattutto roditori, oltre a lucertole e uccelli.
Anfibi: gli anfibi necessitano di un ambiente acquatico. Tale importante esigenza,  nell’area etnea, li rende presenti solo nella zona pedemontana. La specie più diffusa è la rana verde minore.
Uccelli: le specie volatili sono davvero numerose, molte di esse sono tutelate. Tra esse  troviamo : lo sparviero, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, l’aquila reale. Tra i rapaci notturni presenti anche nelle aree urbane: il barbagianni e l’assiòlo, infine troviamo l’allocco e il gufo comune, presente solo sull’Etna e non nelle restanti aree della Sicilia.
Lagomorfi: il coniglio e la lepre, visibili sia negli spazi verdi che nei dintorni dei centri urbani.
Roditori: il ghiro, il quercino, il ratto nero, il topolino delle case, il topo selvatico e l’istrice.
Carnivori: la volpe, spesso presente nei centri urbani e nelle strutture turistiche maggiormente frequentate.
La donnola, che abita, specialmente, nei dintorni delle aree coltivate.
Un animale, caratteristico del vulcano, da secoli presente in Sicilia, e grande compagno dell’uomo soprattutto dei cacciatori è il Cirneco dell’Etna.Cirneco dell’EtnaEsso è un cane dalle orecchie dritte e larghe alla base, dal portamento snello e slanciato con zampe lunghe ed agili che gli permettono di raggiungere i 45 chilometri orari.
Questo lo rende un vero e proprio maestro nella ricerca di lepri e conigli.
Il Cirneco è, oltretutto, munito di robuste dita a cuscinetti che lo rendono unico nel camminare facilmente fra le rocce vulcaniche.

I primi edifici vulcanici dell’Etna, tra Acicastello ed Acitrezza

L’attività dei Crateri sommitali tra il 2011 e il 2019

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669

I sensi raccontano i Crateri sommitali Etnei

Acireale e le sue “timpe”

L’eruzione del 2001 dell’Etna, quando la Montagna sembrava viva

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

Il primo tentativo al mondo (quasi riuscito) di fermare una colata lavica: l’eruzione del 1991-93

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

La continua evoluzione dei Crateri sommitali Etnei

I Malavoglia

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

Il Grand Tour in Sicilia

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

I diversi nomi della “Muntagna”

L’Etna: un meraviglioso insieme di diversi tipi di flora

L’eruzione del 1669 a Catania

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

I sensi raccontano Torre del filosofo

I sensi raccontano la Valle del Leone

Il fiume Aci

Il Belvedere Etneo

Una fauna ancora tutta da scoprire

La montagna vivente

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

Perché l’Etna è uno dei vulcani più studiati al mondo?

Un vulcano in continua evoluzione

Le “tacche” della neve

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

I sensi raccontano la Val Calanna

I sensi raccontano Acireale

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

La Valle del Leone e l’Ellittico

Etna, un laboratorio naturale dove svolgere esperimenti

I sensi raccontano I Monti Rossi

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693