Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite
Osservare il tetto a due falde della Cattedrale di Cefalù, ci riporta indietro nel tempo a quando è stato edificato come un’opera, inedita, in perfetto dialogo con la struttura delle pareti della navata centrale, cosi ampia e invasa da luce libera da richiedere una particolare attenzione agli aspetti costruttivi della sua copertura.
La soluzione adottata dai carpentieri medievali, non si è limitata alla scelta di una configurazione a capriate
, nel rispetto dello stile romanico, ma ad un sistema di elementi esteso a tutta la superficie di base del tetto, che attraverso la connessione e l’interazione delle parti aumenta l’assorbimento delle spinte, con il lungimirante utilizzo di strategie caratteristiche dell’ epoca gotica, già visibili nella soluzione estetica e funzionale della forma fusiforme della teoria di catene finalizzata a diminuire l’inflessione derivata dal peso.
Indizi celati nella sponda esterna della passerella, che custodisce una decorazione pittorica ispirata a temi araldici, ci riconducono ai primi restauri, in epoca dei Ventimiglia, nel 1263. Il soffitto ligneo ha subito, in seguito, rimaneggiamenti durante il corso del XVI e XVII che hanno causato lo spostamento, da posizioni originarie, di alcuni suoi elementi legati al periodo della prima fabbrica.
A metà della navata centrale del duomo di Cefalù, collegate ad un’idea decorativa unitaria e, forse, più ampia con le stelle ottagonali
del sottotetto, si sviluppano con scioltezza dinamica scene dipinte
su tavole disposte su assi orizzontali.
Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico
Una nuova cattedrale
Il portico meridionale
Il cimitero dei re
La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale
Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne
Palermo felicissima urbe
Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche
Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite
Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari
L’equilibrio tra architettura e luce
Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo
La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente
Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro
Elementi artistici nella nave di Pietro
L’impronta del re
I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia
Ricognizione delle tombe reali
Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica
Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo
Oltre l’armonia delle proporzioni
Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale
Le decorazioni interne
Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio
Da Moschea a Cattedrale
La Cattedrale di Gualtiero
La Cappella di S. Maria Maddalena
La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale
Uno spazio tra visibile ed invisibile
La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo
I mosaici del Presbiterio
Una controversa interpretazione
Il coro: cuore pulsante della cattedrale
La cappella ritrovata
Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale
Un albero pieno di vita
Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie
Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche
Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli
Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme
L’Ecclesia munita
Il substrato culturale attraverso il tempo
I mosaici delle absidi
La cappella di san Benedetto
Le trasformazioni nei secoli
La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio
La cappella dei Re
Un palinsesto della Storia
Le funzioni di culto
Le torri e la facciata occidentale
Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli
Il disegno strategico di Ruggero II
Due torri inizialmente simili, variate nel tempo
Il progetto originario
L’inizio del cantiere
La madonna Odigitria
Un popolo venuto dal Nord
Le navate laterali
Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali
Sotto le crociere del Bema
Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo
La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici
Le cattedrali dei Re
Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo
Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme
La grande restaurazione
Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate
I sarcofagi in porfido: regalità e potere
Un soffitto mirabile
La Bibbia di Pietra
La facciata decorata
La cappella perduta
Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon
La quadratura del cerchio
La cattedrale nei secoli
Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano
Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede
L’area del Santuario
Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale
La decorazione musiva
La navata più lunga
La Bibbia scolpita su pietra
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.