Ripercorrendo i secoli, a ritroso nel tempo, viene spontaneo interrogarsi su quale fosse l’atmosfera che permeava questo luogo, introdotto dalle lunghe file di colonne della navata
centrale, tese ad accompagnare lo sguardo nella successione, sempre più serrata, di archi a ogiva
culminanti, nell’ abside
centrale, con la grandiosa immagine del Redentore benedicente
.
Il coro
della Cattedrale è inserito in un esteso spazio, di forma quadrata, che si affaccia sull’altare maggiore ed era delimitato nell’ultima parte della navata centrale, già inserita nel presbiterio, da un’ iconòstasi
, elemento liturgico del rito greco ortodosso, eliminata nel 1658.
Fin dalle origini della Fabbrica, esso non solo rappresentava il cuore delle celebrazioni sacre in presenza dei monaci benedettini ma, in esso, confluivano i segni tangibili della monarchia normanna e dell’autorità arcivescovile evocati, in prossimità dell’area absidale, dalla collocazione della cattedra vescovile
sita a sud e del seggio regale
posto sul lato nord.
Al contempo, anche la tradizione biblica ed evangelica viene maestosamente descritta negli ornati musivi
che ne decorano le pareti e dai clipei
dei quattro archi ogivali
, disposti in crescendo e pervasi da immagini di re e profeti
, visibili a partire dall’ arco trionfale
.
Nell’iconografia di influsso bizantino, presente nel Coro, la figura di Guglielmo II
, committente di questo grandioso Tempio, appare a mosaico mentre riceve, da Cristo, la corona di re di Sicilia
e
Tali raffigurazioni ufficiali, riconducibili a stilemi tipici degli imperatori bizantini, assolvevano alla funzione di tramandare il ricordo che il sovrano desiderava mantenere vivo del suo operato e servivano da stimolo, nei riguardi dei monaci, per la celebrazione delle azioni liturgiche.
Ad incrementare l’atmosfera mistica derivata dai canti intonati dai benedettini, lo spazio fu arricchito, a partire dal 1503 da diversi tipi di organi
che seguirono, da una parte, le vicissitudini dell’edificio religioso, dall’altra le scelte dei governi pastorali subentrati nel tempo.
La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale
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La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale
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I sarcofagi in porfido: regalità e potere
La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo
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Palermo felicissima urbe
Da Moschea a Cattedrale
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Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche
Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo
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Un soffitto mirabile
La decorazione musiva
La cattedrale nei secoli
Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli
Le funzioni di culto
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Una controversa interpretazione
La cappella perduta
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Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo
La cappella di san Benedetto
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Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro
Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale
Un palinsesto della Storia
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Le cattedrali dei Re
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Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo
Sotto le crociere del Bema
Due torri inizialmente simili, variate nel tempo
La grande restaurazione
Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale
Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali
La cappella dei Re
Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme
La quadratura del cerchio
Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio
Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate
La Cattedrale di Gualtiero
Elementi artistici nella nave di Pietro
Oltre l’armonia delle proporzioni
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Le trasformazioni nei secoli
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Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica
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L’Ecclesia munita
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Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli
Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche
La Bibbia di Pietra
La madonna Odigitria
La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente
Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.