Il grande presbiterio

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Nel Duomo di Monreale si ritrova una particolare composizione spaziale dell’ area presbiterale , composta da un doppio volume, in certi casi chiamato anche doppio transetto . E’ questa una tipologia, unica in Sicilia per le chiese normanne, che ha contraddistinto anche la Cattedrale di Palermo , nel suo impianto originario, oggi apprezzabile solo dalla vista dei volumi esterni.
Lo spazio dell’area sacra del Santuario è suddiviso in due grandi ambienti, distinto dall’ aula della chiesa per la sua posizione più elevata, raccordato con questa attraverso alcuni gradini.
L’intera zona è, genericamente, chiamata del Grande Presbiterio , in effetti suddiviso in tre parti distinte: la parte centrale di maggiore dimensione, più prossima all’aula, è detta più propriamente del Presbiterio . Questa è delimitata da due spazi traversi ristretti: il Piano dell’Anti presbiterio , verso l’aula, e il Piano del Post Presbiterio , che collega le absidi laterali con la Tribuna maggiore dell’ abside centrale.Tali spazi nella Cattedrale di Palermo vengono identificati con l’antico nome di Titulus , corrispondente al presbiterio di Monreale e Antititulus con lo spazio del Post Presbiterio.
Nella Cattedrale di Palermo, col nome di Titulus veniva indicata l’area destinata ai Canonici Titolari della Cattedrale, che prendevano posto nel coro .
In tale spazio erano collocati la cattedra vescovile e il seggio regale . Ai lati del Titulus si trovava l’area cimiteriale con i sarcofagi dei re e dei vescovi . In modo analogo e ancora oggi visibile che, a Monreale, nello spazio del presbiterio è collocato il coro e le parti laterali contigue, sono dedicate a contenere i sarcofagi regi.

Un popolo venuto dal Nord

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Le torri e la facciata occidentale

Il portico meridionale

Le decorazioni interne

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

La cappella di san Benedetto

Le trasformazioni nei secoli

Un albero pieno di vita

La cappella dei Re

L’Ecclesia munita

Una controversa interpretazione

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

La madonna Odigitria

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

La Cappella di S. Maria Maddalena

La Cattedrale di Gualtiero

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Da Moschea a Cattedrale

I mosaici del Presbiterio

Palermo felicissima urbe

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Le navate laterali

La navata più lunga

Oltre l’armonia delle proporzioni

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Un palinsesto della Storia

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Il substrato culturale attraverso il tempo

La cattedrale nei secoli

L’equilibrio tra architettura e luce

Le cattedrali dei Re

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

La quadratura del cerchio

La facciata decorata

L’area del Santuario

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

L’inizio del cantiere

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Le funzioni di culto

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Ricognizione delle tombe reali

La decorazione musiva

La Bibbia di Pietra

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Il cimitero dei re

Il disegno strategico di Ruggero II

Il progetto originario

La cappella perduta

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

L’impronta del re

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Sotto le crociere del Bema

La grande restaurazione

La cappella ritrovata

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

La Bibbia scolpita su pietra

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Un soffitto mirabile

Elementi artistici nella nave di Pietro

I mosaici delle absidi

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Una nuova cattedrale

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano