La Cattedrale rimase così immutata, nella sua struttura, per quasi cento anni dall’arrivo dei normanni, allorquando regnante
Guglielmo II
, nipote di
Ruggero II
, la chiesa venne restaurata, e progettata come
ecclesia munita
, a partire dal 1170, per volere dell’arcivescovo
Gualtiero
, Proto familiare del Re. Il Duomo venne riaperto al culto il 6 aprile 1185, con una sfarzosa cerimonia. È probabile che la decisone di una ristrutturazione dell’edificio sacro sia scaturita, oltre che per dare alla città un tempio degno della capitale del regno, anche dai danni provocati alla chiesa, dall’evento sismico del 4 febbraio 1169, chiamato il “
terremoto di Sant’Agata
”, che arrecò ingenti rovine in quasi tutta la Sicilia
La Cattedrale di Palermo fu ristrutturata negli stessi anni della costruzione del Duomo di Monreale, voluto da Guglielmo II, secondo i suoi piani di governo del territorio, attraverso la creazione di emblematici luoghi di culto. Per entrambi i sacri edifici le cronache riportano la storia del rinvenimento di un tesoro, quello fatto trovare dalla Madonna, venuta in sogno a Guglielmo che permise la costruzione del Duomo di Monreale, e quello trovato durante la
costruzione della chiesa di Santo Spirito
, per la ristrutturazione della chiesa palermitana.