La facciata principale, si eleva ad occidente, ed è racchiusa da due imponenti torri a pianta quadrata, dall’apice a forma di piramide. Esse ne ricordano la sua originaria funzione di
Ecclesia Munita
, una chiesa fortezza, dotata di una serie di camminamenti di ronda, a più livelli e oggi scoperti, realizzati all’interno dello spessore murario, che collegavano le due torri al transetto, a difesa della Cattedrale.
Il prospetto anteriore dell’edificio religioso, restaurato alla fine del Quattrocento, ospita il corpo sporgente del
portico tetrastilo
, realizzato dal
magister Ambrosius da Como
, suddiviso in tre grandi arcate, due laterali a
sesto acuto
e una centrale a
pieno centro
, sorrette da quattro colonne. Il dinamismo delle
volte a crociera costolonate
che permeano la copertura del portico, richiama le decorazioni dell’
antica porta
, conservata nei secoli.Oltre al monumentale portale marmoreo che nobilita la facciata, la cui concezione risale al progetto iniziale del duomo, si elevano due ulteriori ordini. Il primo ordine è contraddistinto da un elaborato filo di quattro archi ciechi ad ogiva, su ciascun lato, che si intersecano reciprocamente, interrotti solo al centro, da un finestrone che riporta un’iscrizione del 1240, riferibile a
Giovanni Panittera
, a testimonianza della sua opera sul prospetto della Cattedrale.L’ultimo livello si differenzia, dal sottostante, per la presenza di elementi decorativi di più semplice fattura.