Duomo di Cefalù
Le due torri

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

La vita della Cattedrale viene anche narrata attraverso affreschi custoditi tra le mura di luoghi, non sempre adibiti all’esaltazione della bellezza, bensì funzionali, come le torri.L’infiltrazione di acqua piovana, già a partire dal primo ventennio del XIII secolo, all’interno delle massicce architetture, ne avevano compromesso le pareti imbiancate o intonacate della zona inferiore, contraddistinta da pietrame informe. Esse erano scandite da pitture dinastiche e regali, suddivise in cinque scene, a celebrazione dei sovrani della Sicilia che entrarono a far parte delle vicende storiche della chiesa Cefalùdense.
La prima scena rappresenta Ruggero II mentre, con una mano, porge al SS. Salvatore, l’edificio religioso e, con l’altra, il cartiglio relativo ai privilegi di cui l’aveva dotato.
La figura di Guglielmo I occupava il secondo quadro a memoria della conferma dei privilegi, a cui si aggiunse anche la donazione della chiesa siracusana di S. Lucia. Si stagliava nel terzo riquadro re Guglielmo II , la cui azione convalidava i privilegi conferiti alla Chiesa dai suoi avi.
Una ulteriore conferma degli antichi privilegi occupava il riquadro superiore con la figura di Costanza che, offriva, inoltre, in dono alla Cattedrale il Casale di Odosuer .
La quinta scena capovolge il tema compositivo di quelle che la precedono, in quanto racchiude una rivendicazione politica rappresentata dalla presenza di Federico II di Svevia che allontana il vescovo Giovanni dal Tempio Cefalùdense.
Il dipinto, per la sua collocazione all’esterno della Cattedrale, era rivolto alla vista di coloro che non vi potevano entrare e non possedevano alcun mezzo per contrastare l’ingerenza sovrana protesa a negare i loro diritti. Tracce di un probabile disegno preparatorio, riferito a questi dipinti e di difficile lettura, sembra essere emerso su alcuni conci della torre meridionale.

Il progetto originario

L’Ecclesia munita

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Da Moschea a Cattedrale

La cappella perduta

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

Le cattedrali dei Re

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Elementi artistici nella nave di Pietro

La cattedrale nei secoli

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

La facciata decorata

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Le trasformazioni nei secoli

I mosaici del Presbiterio

La cappella di san Benedetto

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Le navate laterali

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

La grande restaurazione

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Una nuova cattedrale

Ricognizione delle tombe reali

La Bibbia di Pietra

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Le decorazioni interne

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

La quadratura del cerchio

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Palermo felicissima urbe

La madonna Odigitria

Una controversa interpretazione

La navata più lunga

La cappella ritrovata

Uno spazio tra visibile ed invisibile

L’impronta del re

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Il disegno strategico di Ruggero II

La Cattedrale di Gualtiero

Il substrato culturale attraverso il tempo

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Le torri e la facciata occidentale

Un albero pieno di vita

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Le funzioni di culto

Un palinsesto della Storia

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Un soffitto mirabile

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Il cimitero dei re

Il portico meridionale

L’inizio del cantiere

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

I mosaici delle absidi

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Sotto le crociere del Bema

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

L’equilibrio tra architettura e luce

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

La decorazione musiva

La Bibbia scolpita su pietra

Oltre l’armonia delle proporzioni

Un popolo venuto dal Nord

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

La Cappella di S. Maria Maddalena

La cappella dei Re

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

L’area del Santuario