L’interno degli spazi dell’area presbiterale e del transetto, corrispondono al volume, così realizzato dal progetto originario ruggeriano. La differenza tra questa parte della fabbrica e l’altra, composta dalle
navate
, è data dal grande
arco trionfale
, visibile nella sua altezza originaria, dalla parte del
transetto
, e ridotta da un sottarco dalla parte delle navate.
Il
braccio traverso
doveva essere il luogo più emblematico del Duomo: in quest’area Ruggero II fece realizzare i due
sarcofagi
, oggi nella cattedrale di Palermo, di cui si ritrova la primigenia impronta di posa nel pavimento.
Il fronte del transetto che immette negli spazi absidali, è caratterizzato dalle tipiche colonne sovrapposte collocate in
nicchie angolari
. In corrispondenza dei due
dorsi murari
, che dividono le tre absidi, sul fronte orientale del transetto, è presente il
gruppo scultoreo dell’Annunciazione
, come anche, sul fronte opposto, l’
affresco
di una
Madonna in trono
, testimonianze delle decorazioni inserite nel tempo.
Lo spazio, in origine, era tripartito per la presenza, nella zona mediana, delle transenne di marmo con tarsie mosaicate che delimitavano l’area del coro.