E’ interessante notare che, per quanto l’intera costruzione si adatti agli ambienti, essa tende a chiudere gli spazi, piuttosto che ad aprirli verso l’esterno.
Questa disposizione che non favorisce accessi verso il paesaggio circostante è resa più evidente anche dalla tendenza a non presentare strutture in asse tra loro.
In realtà, la villa del Casale, solo apparentemente risulta avere una composizione disorganica, poiché racchiude una logica strutturale nei suoi quattro nuclei principali: l’ingresso monumentale, il peristilio quadrangolare e gli ambienti che si raccolgono attorno ad esso, le terme, la sala triabsidata e il portico ovoidale, che risulta essere uno spazio alternativo a quello quadrangolare.