Sacello dei Lari

Il culto dei Lari

La particolare collocazione del sacello situato nel percorso di rappresentanza del peristilio della Villa romana del Casale sottolinea una scelta precisa che, rispetto ad altre destinazioni, è finalizzata ad esaltare il valore della propria gens attraverso una struttura architettonicamente elaborata e solenne.
Il culto dei Lari, divinità venerate dagli antichi romani, non trova la sua origine nel contesto delle mura private e del focolare domestico ma nelle proprietà agrarie.
Le testimonianze, nel panorama storico artistico, ci riconducono più al culto privato che a quello pubblico e, all’interno delle domus, la presenza di larari era presente anche in altri ambienti, come le stanze da letto, i cubicula, o la cucina, in cui i numi protettori, venerati dai servi, erano solitamente solo raffigurati sulle pareti per ragioni di economia.
Oltre al dipinto, trovavano posto suppellettili sacre, consistenti in offerte votive e statuette che potevano rappresentare il Genio familiare, i Lari, Vesta e i Penati. Ogni mattina il dominus e gli abitanti della villa, dispensavano offerte alle divinità protettrici, prima dei pasti principali.
Non si può escludere un possibile collegamento del Sacello e del culto dei Lari alla scena rappresentata nel vestibolo. Alle calende, nel mese di gennaio, come in altri particolari periodi dell’anno, c’era l’obbligo di abbellire il focolare con una corona, di spargere incenso e di offrire farro.

La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia

I sensi raccontano l’Ingresso privato alle terme

L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa ed inizi

La visione della corsa dalla tribuna imperiale

I sensi raccontano l’Ingresso Monumentale

La cattura di animali selvaggi per i giochi dell’Anfiteatro Romano

I sentieri della Virtus, riflesso del Dominus

Un piccolo vano impreziosito dai marmi

I sensi raccontano l’Ambulacro biabsidato – corridoio della “grande caccia”

Simboli beneauguranti e, forse, le iniziali del nome del committente, decorano il mosaico del vano absidato

Alla ricerca del Dominus attraverso i mosaici della residenza tardoantica

Il Latifondo

Un significato nascosto

La colazione all’aria aperta

Un microcosmo organico: la struttura della villa

Un piccolo ambiente utilizzato come ingresso privilegiato alle Terme

La possibile celebrazione di un evento solenne

I protagonisti del mosaico e gli affreschi a tema militare

Una teoria di armati per un Dominus dal profilo importante

I nuclei principali della Domus

Una cerimonia ufficiale per accogliere il Dominus

La rappresentazione realistica di un corteo termale con una figura femminile di alto rango

Il prestigio del Dominus si rivela attraverso gli affreschi parietali

Una corsa di Quadrighe, ambientata nel Circo Massimo di Roma, collega la villa alla città centro del potere

I marmi provenienti dalle regioni dell’Impero a decoro della Basilica

I sensi raccontano il Frigidarium

Una stanza regale ospitava il Dominus durante le sue udienze

Un simbolo eloquente: Il Signum

Una giornata di caccia alla villa

I sensi raccontano la Sala Biabsidata

Un dialogo tra scene mitologiche e realistiche

Forme di saluto o rito?

L’apoteosi di Ercole

I protagonisti dei mosaici

I sensi raccontano la Sala dell’appartamento privato della “piccola caccia”

I sensi raccontano il Peristilio Quadrangolare

I sensi raccontano la Stanza delle frizioni

Il culto dei Lari

Un grande porticato colonnato, luogo di raccordo tra gli ambienti

I sensi raccontano il Vestibolo

L’interpretazione astrale del mosaico

Personaggi, di alto rango, raffigurati nei mosaici delle nicchie absidate del Frigidario

Un personaggio che ha attirato l’attenzione degli studiosi

Il catalogo di animali

I sensi raccontano il Sacello dei Lari

Il profilo del Dominus si nasconde tra le scene rappresentate nei mosaici?

Banchetti e Panegirici animavano la vasta sala, sullo sfondo di un mosaico pavimentale che celebra le prodezze di Ercole

I sensi raccontano il Triclinio Triabsidato

I sensi raccontano la Basilica

La Mansio di Philosophiana. Una stazione di sosta

Gli ambienti della villa a destinazione pubblica e privata

Un’architettura solenne e maestosa per accogliere un committente di alto rango

Gli ambienti a carattere semipubblico

Un piccolo vano rappresenta una delle attività del percorso Termale

Il sacrificio campestre