Il gruppo di stanze situate a nord della Basilica costituivano un piccolo appartamento privato padronale, riservato alla famiglia del dominus o ad ospiti di riguardo. Questo vano, che precede un’ulteriore coppia di ambienti ad esso contigui, è ornato da un mosaico su cui si dispiega, per tutto il suo perimetro, la celebre scena mitologica di Ulisse nell’antro di Polifemo. L’eroe greco è rappresentato mentre mette in atto uno stratagemma per sfuggire al mostro di cui è prigioniero. Ulisse offre, con astuzia, al Ciclope, una coppa del suo vino migliore per farlo ubriacare e poterlo accecare durante il sonno. Fa da sfondo, in secondo piano, il gesto di un giovane che versa ulteriore vino all’interno di un’altra coppa retta da un compagno. Quest’ultimo volge, al contempo, il suo sguardo verso Polifemo, nella speranza che questo espediente volga a buon fine. L’azione è incorniciata, in basso, dal gregge del mitico gigante, fondamentale per la fuga di Ulisse e dei suoi compagni di viaggio. Il paesaggio che incornicia la grotta è descritto con attenzione naturalistica: le rocce si modellano con toni digradanti, mentre al di sopra, si innalzano vari tipi di arbusti. Alcuni studiosi ipotizzano che l’atmosfera raccolta dell’ambiente, riproposta nel mosaico pavimentale, possa suggerire l’utilizzo dell’anticamera come studiolo privato del dominus.
L’ambiente si trova negli appartamenti patronali sul lato nord del complesso residenziale, una piccola ma preziosa anticamera, forse adibita a “studiolo” privato del Dominus, che immette in altre due stanze che completano il piccolo quartiere.
La stanza è impreziosita da un ricco mosaico che, nel suo ornato, celebre l’episodio di Ulisse
e Polifemo
, narrato da Omero
nel IX libro dell’ Odissea
, emblema dell’eterna contesa tra ragione e irrazionalità.
La scena musiva, ben conservata, rappresenta il momento in cui Ulisse porge al ciclope Polifemo una coppa del suo vino migliore, con l’intento di farlo ubriacare, per accecarne il suo unico occhio durante il sonno e così potersi liberare e fuggire, per nave, con i suoi compagni.
Ulisse rappresenta l’astuzia umana, capace di controllare la natura bestiale espressa da Polifemo.
Da considerare, il ruolo fondamentale e ricorrente del vino, che nella vicenda ha un ruolo determinante che avvicina l’episodio alle tematiche dionisiache, di cui i mosaici della Villa del casale danno ampia testimonianza.
Gli ambienti della villa riflesso del suo proprietario
Le dodici fatiche di Ercole
Le decorazioni dell’ambulacro
Un ambiente dedicato al mare
La colazione all’aria aperta
La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia
Il mito di Eros e Pan
Il Peristilio della villa
Una decorazione che segna il tempo
La rappresentazione della Virtus
Un cortile al centro della casa
Le terme tra benessere e socialità
Pars fructuaria e pars rustica
Il Latifondo
La stanza degli amorini pescatori
Uno spazio tra pubblico e privato
La mansio di Sophiana
Due colonne segnano l’ingresso ad un ambiente importante
Una stanza dedicata alla musica
La stanza degli amorini vendemmiati
Indizi per la datazione
Le creature del mare
Il luogo dell’accoglienza
Il porticato con una pavimentazione animata
Gli ambienti della villa a destinazione pubblica
Il mito di Orfeo
Gli ambienti a carattere semipubblico
La mansio una stazione di sosta
La composizione degli spazi
L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa
Il mito di Ulisse e Polifemo
Il riflesso del Dominus tra mito e realtà
Una grande sala per i banchetti
Una stanza con una decorazione vivace
Una sfida fra le forze del cielo e della terra
La stanza delle stagioni
Il sacrificio campestre
Le stanze dell’Otium
La disposizione degli ambienti
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.