Ai lati meridionale e settentrionale del
Peristilio ovoidale
, si ritrovano due quartieri simmetrici, composti da tre piccole, ma ricercate, stanze ciascuno.
Gli ambienti hanno ingresso dallo
Xystus
che circonda l’atrio, collegando da una parte l’ingresso al
Triclinio triabsidato
e, dalla parte opposta, una monumentale
Nicchia absidata
, probabilmente un scenografico
Ninfeo
.
Le stanze, potevano essere adibite all’accoglienza degli ospiti come ambienti di riposo o dedicati ad incontri privati, luogo di sosta durante le passeggiate che si svolgevano nello Xystus.
Il tema legato al ciclo dionisiaco si ritrova in alcune sale della Villa del casale collegandosi a scene mitologiche o a raffigurazioni di genere; alcune rappresentazioni riguardano il ciclo della vendemmia.
Una di queste scene, che decora il pavimento musivo di questi ambienti, è connotata da
eroti
vendemmiatori intenti a trasportare e pigiare l’uva.
La composizione rappresenta, inoltre, due carri che, colmi di uva, vengono trainati, da una coppia di buoi, verso il centro del paesaggio. All’interno di una fascia decorata, con rami e tralci di vite, sono raffigurati alcuni amorini, abbigliati con corte tuniche decorate con
clavi
e
orbicoli
.
In un altro campo si scorge la figura di un erote impegnato a versare il mosto in un recipiente.
Tutta la scena richiama i riti della vendemmia, e si scorge sullo sfondo una costruzione rustica, le fasi di pigiatura dell’uva sono svolte da parte di tre putti ignudi.
Altri eroti si dedicano a trasportare il raccolto dei campi.