L’ aula absidata , ha un pavimento a mosaico, che riporta una decorazione dedicata al mito di Arione , che ammalia, con il suono della sua cetra, gli animali marini.
Tutta la decorazione fa riferimento al mare, popolato da creature mitologiche.
La composizione musiva di una grande testa di
Oceano
fortemente lacunosa, sovrintende alla scena, in posizione dominante, alla base dell’abside. La stanza è di forma quadrangolare e si trova nella parte centrale dell’appartamento padronale sud, con una grande apertura che si apre sul portico semicircolare che disimpegna i vari ambienti dell’appartamento. L’aula, che termina con un’abside coperta a catino, era illuminata, in origine, da tre finestre di fondo e altre poste nelle pareti laterali; gli studiosi hanno ipotizzato che questo ambiente fosse utilizzato dal Dominus come
Diæta
, come biblioteca, o anche per
Simposi
accompagnati da musiche legate alla lirica corale.
La sala di Arione è indubbiamente un ambiente di una certa importanza, in quanto insieme alla Diæta di Orfeo e alla Sala della Piccola Caccia, sono le uniche stanze della Villa impreziosite da due colonne, poste in corrispondenza dell’ingresso, per sottolinearne la loro funzione più aulica.