Una stanza regale ospitava il Dominus durante le sue udienze
Al centro del lato orientale dell’ambulacro della “grande caccia”,in corrispondenza della scena del mosaico relativo alla “terra tra i due mari”, che simboleggia Roma, la città unificatrice di popoli, si apre l’ingresso di una grandiosa aula absidata
rettangolare.
La basilica è considerata il più importante luogo di rappresentanza, a destinazione pubblica, adibito alle udienze, nel quale il dominus esercitava le sue funzioni. Le sue dimensioni, corrispondenti a, circa, cento piedi romani, su esempio delle basiliche centenarie del tempo, è situata in posizione dominante sul percorso pubblico della villa ed è raggiungibile attraverso una scala a quattro gradini che colma il dislivello di quasi 1, 50 metri con il corridoio della “grande caccia” che assumeva la funzione di zona di passaggio e di attesa. L’ingresso è introdotto dai resti di due enormi colonne di granito rosso con capitelli, forse, di ordine corinzio, che dovevano sorreggere un architrave e anticipare, con le loro dimensioni, la struttura della basilica che si sviluppa secondo misure proporzionali. L’abside posta, a est, in una zona sopraelevata rispetto al resto dell’ambiente, in epoca tardoantica era ricoperta da una volta a catino. Essa era impreziosita, probabilmente, da tessere di mosaico dorate e paste vitree particolarmente brillanti, che davano importanza al luogo che doveva ospitare il seggio del dominus. Sopra di esso, di cui sono rimasti lacerti, si colloca una grande nicchia che si ipotizza dovesse ospitare una statua di Ercole, di cui e stata ritrovata la testa in altra sede. Il pavimento dell’aula rettangolare era, totalmente, decorato da lastre marmoree di diversi colori, provenienti da tutte le regioni del Mediterraneo, ripartite su sette fasce, con moduli circolari e geometrici, visibili ancora oggi. Di fronte al trono si trova una tarsia circolare, nella quale era collocata una rota di porfido. Le pareti dell’aula, introdotte in prossimità del pavimento, da uno zoccolo di marmo venato di color grigio, riproponevano la stessa decorazione in opus sectile, di cui oggi rimane lo strato di preparazione per il fissaggio delle lastre, costituito da coccio pesto e laterizi.
La Basilica
è considerata il più importante luogo di rappresentanza, a destinazione pubblica, adibito alle udienze del dominus, durante l’esercizio delle sue funzioni a carattere ufficiale. L’aula rettangolare è costituita da lastre marmoree policrome, conservate solo in parte, ripartite su sette fasce con orientamento est ovest. Esse contengono quadrati e rettangoli di diverse dimensioni e si alternano a corridoi più stretti, essenzialmente di alabastro a tinta unita. Al centro dell’aula, un quadrato, con cerchi concentrici posti al suo interno, spezza la regolarità dello schema. Nell’ abside
, lungo la linea mediana, è visibile un secondo quadrato più ampio del primo.
Di fronte alla ipotetica posizione del seggio, si trova un intarsio circolare che doveva ospitare una rota porfirea
, di cui restano solo alcune parti. Il porfido, marmo pregiato, non aveva solo un utilizzo imperiale, ma era anche diffuso nelle dimore private a carattere pubblico. Una decorazione con tessere di mosaico dorate e paste vitree, ricopriva la superficie verticale del catino absidale
, che ospitava il seggio, sottolineando l’autorevolezza alla figura del dominus.
Secondo alcuni studiosi, l’abside conteneva nella nicchia, una statua perduta di Ercole
, le cui virtù divine erano, simbolicamente, trasferite al dominus della villa.
Un personaggio che ha attirato l’attenzione degli studiosi
Il sacrificio campestre
La rappresentazione realistica di un corteo termale con una figura femminile di alto rango
La colazione all’aria aperta
Un simbolo eloquente: Il Signum
Un’architettura solenne e maestosa per accogliere un committente di alto rango
I sensi raccontano il Sacello dei Lari
I protagonisti dei mosaici
La cattura di animali selvaggi per i giochi dell’Anfiteatro Romano
I sensi raccontano la Stanza delle frizioni
Alla ricerca del Dominus attraverso i mosaici della residenza tardoantica
Il Latifondo
I sensi raccontano l’Ingresso Monumentale
L’apoteosi di Ercole
Gli ambienti della villa a destinazione pubblica e privata
Un piccolo vano rappresenta una delle attività del percorso Termale
I sentieri della Virtus, riflesso del Dominus
Un grande porticato colonnato, luogo di raccordo tra gli ambienti
I sensi raccontano il Frigidarium
Una giornata di caccia alla villa
Simboli beneauguranti e, forse, le iniziali del nome del committente, decorano il mosaico del vano absidato
Il prestigio del Dominus si rivela attraverso gli affreschi parietali
L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa ed inizi
Un significato nascosto
Una stanza regale ospitava il Dominus durante le sue udienze
La visione della corsa dalla tribuna imperiale
I sensi raccontano la Basilica
Un microcosmo organico: la struttura della villa
Il catalogo di animali
I marmi provenienti dalle regioni dell’Impero a decoro della Basilica
Gli ambienti a carattere semipubblico
La possibile celebrazione di un evento solenne
I sensi raccontano la Sala Biabsidata
Una corsa di Quadrighe, ambientata nel Circo Massimo di Roma, collega la villa alla città centro del potere
I sensi raccontano la Sala dell’appartamento privato della “piccola caccia”
Una teoria di armati per un Dominus dal profilo importante
I sensi raccontano l’Ambulacro biabsidato – corridoio della “grande caccia”
I nuclei principali della Domus
La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia
Forme di saluto o rito?
Personaggi, di alto rango, raffigurati nei mosaici delle nicchie absidate del Frigidario
Banchetti e Panegirici animavano la vasta sala, sullo sfondo di un mosaico pavimentale che celebra le prodezze di Ercole
Un piccolo ambiente utilizzato come ingresso privilegiato alle Terme
Un piccolo vano impreziosito dai marmi
I sensi raccontano il Peristilio Quadrangolare
Un dialogo tra scene mitologiche e realistiche
Il profilo del Dominus si nasconde tra le scene rappresentate nei mosaici?
I sensi raccontano il Vestibolo
I protagonisti del mosaico e gli affreschi a tema militare
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.