I profumi, ritenuti di origine divina, erano essenziali nella celebrazione del culto.
La nascita, il matrimonio, la morte erano sempre accompagnati da fumigazioni e unzioni profumate dalle virtù purificatrici. I profumi assumevano un ruolo essenziale anche nei funerali, perché favorivano il passaggio nell’aldilà.
I defunti erano avvolti in lenzuola profumate o sepolti con preziosi recipienti e piante odorose. Anche durante i sacrifici, le essenze permeavano l’atmosfera dei luoghi e assumevano una grande importanza: dopo le offerte di animali, si bruciavano sull’altare resine naturali dalle note accese, come la mirra e l’incenso.
Il poeta greco Esìodo, nel suo poema mitologico La Teogonìa, parlava proprio degli “altari odorosi”.