All’interno delle familiae, gestite dai cosiddetti ludisti, i gladiatori dovevano seguire la gladiatoria sagina: un’alimentazione soddisfacente, evidentemente finalizzata a migliorare le loro prestazioni fisiche. Questa dieta prevedeva molti vegetali come legumi, cereali, cipolle, aglio, semi di finocchio, frutta e fichi secchi, ed era povera di carne ma ricca di latticini, olio, miele e vino annacquato.
La sera prima degli scontri nell’arena, i gladiatori partecipavano ad un ricco banchetto, una cena libera, alla quale potevano assistere anche i “fans” più accaniti. Durante questo pasto, per acquistare energia, i gladiatori mangiavano di solito focacce d’orzo speziate cosparse di miele e bevevano infusi di fieno greco dalle proprietà rinforzanti.