L’odore, generalmente, associato ai luoghi cimiteriali è un connubio tra un olezzo acre e stantìo e il tenace e insistente profumo dei fiori.
Tuttavia, se oggi i cimiteri sorgono all’aperto, viaggiando nel tempo tra le antiche sepolture sotterranee di Siracusa, occorre immaginare ambienti quasi privi di areazione che, immersi nell’umidità, trattenevano ogni tipo di odore. Per questa ragione era ampiamente diffusa l’usanza di spargere oli, fiori e unguenti all’interno delle sepolture.
I corpi erano profumati di unguento mirrino, mentre all’interno di piccoli bicchieri o vasetti di vetro erano versate essenze aromatiche per mitigare l’odore della putrefazione.