Il segreto dell’acustica dei teatri greci è riconducibile alla loro forma a semicerchio, che contribuisce a “trattenere” i suoni.
Grande importanza è attribuita anche alle gradinate e alla loro pendenza: le strutture di pietra, opportunamente inclinate, agiscono come se fossero filtri acustici.
Grazie alla presenza dei gradini in pietra, era possibile attenuare le frequenze basse che avrebbero disturbato l’ascolto e accentuare, invece, i suoni più acuti come le voci degli attori o la musica degli strumenti.
Noti erano inoltre nelle rappresentazioni teatrali, gli artifici utilizzati per creare “effetti speciali” acustici e visivi.
Tra le macchine sceniche più note, il brontèion, era utilizzato per riprodurre il suono dei tuoni nelle scene di forte pàthos drammatico, come l’apparizione di una divinità adirata o un avvenimento disastroso, ed era costituita da otri pieni di pietre che venivano rovesciate in recipienti metallici, forse di ottone, emettendo un forte “tuono”.
Anticamente la scelta del luogo di costruzione del teatro non era casuale. Una tipica caratteristica dei teatri greci era infatti la valorizzazione della visione panoramica.
Anche il teatro di Siracusa non doveva essere esente, da questa usanza, offrendo la visione dell’arco del porto e dell’isola di Ortigia.
Seduti sulle gradinate del Teatro di Siracusa, lo sguardo sul Mediterraneo è oggi schermato da un’enorme distesa di alberi e piccoli arbusti da cui la luce filtra chiara e verdastra di giorno, e rossa e calda durante il tramonto.
Immerso nella natura, il teatro greco di Siracusa accoglie i visitatori tra le fragranze e i profumi delle numerose specie di piante che costellano il parco.
Tra odori che appartengono alla terra, emerge in particolare il pino mediterraneo.
Questo albero, chiamato pino marittimo, è molto diffuso in Sicilia e si distingue dall’albero che produce i pinoli proprio grazie all’odore dei suoi aghi. Stropicciando tra le mani gli aghi, il pino da pinoli sprigiona un profumo più delicato e leggero, molto simile a quello dei suoi piccoli semi commestibili, mentre quello marittimo produce un’essenza più intensa e aspra.