Il Castello Eurìalo coronava il grandioso sistema difensivo eretto da Dionìsio I tra il 402 e il 397 a.C.
La fortezza, che occupava circa 15.000 mq, era dotata di un sistema di tre fossati che sbarrava l’accesso al castello.
La costruzione, costituita da un màstio a forma di trapezio protetto da cinque torri, presentava diversi elementi strategici che avevano lo scopo di cogliere di sorpresa gli eventuali assalitori.L’unico punto di accesso (detto Tryplon perché formato da tre porte) era nascosto da ingegnose architetture che ne impedivano la vista. Il castello era percorso da una serie di gallerie e di
trincee sotterranee
, che consentivano ai soldati di spostarsi rapidamente da una parte all’altra della fortezza senza essere visti.
Il màstio era anche il nucleo del sistema difensivo, poiché fungeva da deposito di armi e rifornimenti e da collegamento con tutti i punti della fortezza. All’interno del complesso difensivo, erano presenti anche alcuni ambienti di servizio per i soldati e la fanteria, come le cucine, gli alloggi e i magazzini. Al centro di un grande cortile vi erano due cisterne per l’approvvigionamento idrico in caso di assedio.
Le cinque torri quadrate, alte almeno 15 metri e coronate da merlature e grondaie a testa leonina, vennero probabilmente usate come piattaforma per le
catapulte
.
In questo periodo la città di Siracusa era un gigantesco laboratorio: gli artigiani si cimentavano nell’invenzione e nella sperimentazione di nuove macchine belliche, stimolati dal tiranno Dionigi che offriva ai più bravi riconoscimenti e ricchezze.