Sotto il dominio di Gelone, il primo tiranno della polis, Siracusa si espandeva sempre di più verso l’interno e nascevano nuovi quartieri.
La città comprendeva infatti quattro ampie aree: Ortigia, Akradina, Tiche e Neàpolis.
Il nome neàpolis deriva da una parola greca e significa “città nuova”, essa fu infatti fu uno degli ultimi quartieri di Siracusa ad essere costruito ed era anche la più grande.
Nel corso dei secoli la Neàpolis ospitò monumenti grandi e maestosi che simboleggiavano il potere e la ricchezza della città: il teatro greco, l’anfiteatro romano e un enorme altare sacrificale.
Oggi, dove sorgeva il quartiere Neàpolis della Siracusa antica, è presente un grande parco archeologico, nato nel Novecento con lo scopo di preservare i resti dei monumenti greci e romani che sono sopravvissuti fino ai nostri giorni. Esso è attraversato dal colle Temenite, che divide l’area in due parti: a sud è possibile visitare gli antichi monumenti della Neàpolis, tra le rovine greche e romane, mentre a nord vi sono le profonde latomìe, grotte e cavità misteriose scavate proprio nella roccia di questo monte.