Modica

Alcune opere di pregio

All’interno della chiesa si conservano opere di pregio tra cui la Tavola di Sant’Alberto, la Madonna del Latte e l’Annunciazione. Il primo forse faceva parte di un polittico, una composizione pittorica che comprendeva anche altre tavole.
Il dipinto rappresenta Sant’Alberto con un giglio e un libro in una mano e un crocifisso nell’altra. L’opera risale ai primi del Cinquecento, secondo alcuni studiosi la tavola venne realizzata tra il 1513 e il 1517 dall’allievo di Leonardo da Vinci, Cesare de Sesto, quando viveva in Sicilia.scultura Madonna del LatteLa Madonna del Latte è un’interessante scultura realizzata in cartapesta, un materiale molto più delicato il suo del classico marmo, del legno o del bronzo.
L’opera è datata intorno al XIV secolo e si trova collocata destra dell’atrio della chiesa. tela santa maria maddalena
L’Annunciazione è un gruppo scultoreo in marmo bianco, realizzato dalla bottega di un artista di Palermo, tale Gagini. I volti dell’angelo e della Vergine furono scolpiti con estrema delicatezza e sia l’abito azzurro di Maria sia i capelli dell’angelo furono finemente colorati.

Un progetto di Vincenzo Sinatra

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Dal tardo-gotico a noi

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Modica, una città dalle origini antichissime

Il cioccolato di Modica

Una città in miniatura

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Un simbolo per la città

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Nuove strade per Catania

Tra il bianco e il nero

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La parete prende vita

Alla ricerca del colore

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Un palazzo parlante

Un premio Nobel a Modica

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Sant’Agata e le candelore

Dal contrasto dell’esterno al tripudio di colori dell’interno

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Una città, tre siti

Le àbsidi normanne

Una festa solo per Scicli

Rosario Gagliardi, il maestro del Val di Noto

La festa di San Giacomo

Una città a colori

Un piccolo ambiente dall’ingresso dorato

La pietra calcarea, il colore dell’armonia

La scalinata degli angeli

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Chiesa di San Giuliano ai Crociferi: la ricostruzione

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San Sebastiano, quanto lavoro!

Un trionfo di colori

Alla scoperta della chiesa madre

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Militello, storia di un feudo illuminato

San Benedetto: un gioiello riaperto al pubblico

I sensi raccontano la Chiesa dell’Annunziata

La città dei musei

Un nuovo sito per una nuova chiesa

Il teatro del gusto

I mensoloni: celebrazione della famiglia Nicolaci

Una pavimentazione a colori

L’interno e i suoi capolavori

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Il giardino dei Novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

I sensi raccontano la chiesa di Santa Maria del Carmelo

Il Monastero Benedettino, uno dei più grandi d’Europa

I sensi raccontano la Chiesa Madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Tanti proprietari, un solo palazzo

Due illustri santi patroni

I colori dell’interno

Un museo per non perdere la tradizione

Una chiesa barocca a metà

Alcune opere di pregio

Palazzo Nicolaci di Villadorata, chi sarà l’architetto?

Le due chiese

Una chiesa imponente e luminosa

Il crocifisso di Burgos

Splendide rapide decorazioni

Una città a forma d’aquila

La dimensione sovrannaturale della cappella del Santissimo Sacramento

Giorni di festa

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Da San Tommaso a San Giuseppe

I luoghi del sapere: la Biblioteca dei Benedettini

I sensi raccontano La Scalinata di Santa Maria del Monte

I sensi raccontano la Badia di Sant’Agata

Alcuni capolavori

Una chiesa protagonista

Il disastroso terremoto

I sensi raccontano Palazzo La Rocca

L’infiorata: la festa dei colori e dei fiori

I signori Barresi-Branciforti

Le maioliche della scalinata

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Badia Sant’Agata, quanto carattere!

Collegamento con gli altri siti UNESCO

Una città, due siti