Militello in Val di Catania

Alla scoperta della chiesa madre

La chiesa madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore ha l’ingresso rialzato rispetto al livello stradale ed è raggiungibile attraverso due scalinate laterali. La facciata è divisa orizzontalmente in tre livelli. foto scalinataIl primo comprende il grande portale centrale, inserito tra due coppie di colonne e chiuso sopra da un timpano ad arco spezzato; le due porte laterali, dette “del sole” e “della luna”, sono sormontate ciascuna da una finestra; il secondo ordine presenta una grande finestra con timpano triangolare; il terzo ordine è un timpano ad arco spezzato che chiude la facciata alla cui sommità è posta una croce sorretta da una testa di cherubino .      foto portalePer quanto riguarda la struttura interna della chiesa, essa ha una pianta a croce latina , è divisa in tre navate e presenta su ciascun lato cinque cappelle.
La decorazione delle pareti è sobria ed elegante, il bianco è il colore predominante.
foto interno chiesa ingresso altare navata centrale affreschi

Solo gli affreschi della volta e dell’ àbside interrompono il chiarore; nel 1950 infatti il Professor Giuseppe Barone eseguì le pitture e rappresentò scene della vita di San Nicolò e importanti momenti della vita del Santissimo Salvatore.

Zoom la navata centrale
la navata centrale
Un tale chiarore è soprattutto dato dalla luce naturale delle finestre poste sotto la trabeazione che illuminano tutta la navata centrale; splendida è anche l’illuminazione della zona sotto la cupola che come una luce divina scende dall’alto.

foto della cupola dal basso A contrastare il bianco e la sobrietà delle pareti vi è una pavimentazione tutt’altro che sobria.
Essa fu realizzata in marmo grigio e bianco di Carrara, il prezioso materiale fu posato a scacchiera.foto zoom pavimento

Il crocifisso di Burgos

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La pietra calcarea, il colore dell’armonia

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Un palazzo parlante

Una città, due siti

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Una chiesa barocca a metà

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Da San Tommaso a San Giuseppe

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Giorni di festa

Il Monastero Benedettino, uno dei più grandi d’Europa

Un premio Nobel a Modica

Nuove strade per Catania

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Collegamento con gli altri siti UNESCO

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Una festa solo per Scicli

Una città, tre siti

Una pavimentazione a colori

Sant’Agata e le candelore

Alla scoperta della chiesa madre

Un nuovo sito per una nuova chiesa

Una chiesa protagonista

Badia Sant’Agata, quanto carattere!

La facciata come il teatro dell’opera dei pupi

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Rosario Gagliardi, il maestro del Val di Noto

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Splendide rapide decorazioni

Il cioccolato di Modica

La cucina, uno scrigno di colori

L’interno e i suoi capolavori

Alla ricerca del colore

La città dei musei

La parete prende vita

La chiesa del Carmine

I sensi raccontano la chiesa di San Giuseppe

Le àbsidi normanne

Tra il bianco e il nero

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San Nicolò l’Arena: una chiesa incompiuta

Palazzolo in festa

L’infiorata: la festa dei colori e dei fiori

Un progetto di Vincenzo Sinatra

La cattedrale di Sant’Agata: un lungo lavoro di ricostruzione

I sensi raccontano la Badia di Sant’Agata

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Tanti proprietari, un solo palazzo

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I signori Barresi-Branciforti

Modica, una città dalle origini antichissime

I sensi raccontano Palazzo Napolino Tommasi Rosso

San Sebastiano, quanto lavoro!

I sensi raccontano la Chiesa dell’Annunziata

Una città in miniatura

Il giardino dei Novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

I colori dell’interno

Alcuni capolavori

Una città a colori

Un museo per non perdere la tradizione

I sensi raccontano La Scalinata di Santa Maria del Monte

Chiesa di San Giuliano ai Crociferi: la ricostruzione

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Due illustri santi patroni

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

I sensi raccontano la Chiesa Madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore

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Una lunga ricostruzione

Alcune opere di pregio

Palazzo Nicolaci di Villadorata, chi sarà l’architetto?

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Il Ruolo degli Ordini religiosi nella ricostruzione del Val di Noto

Una chiesa imponente e luminosa

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La festa di San Giacomo

La libertà di culto e il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

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Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

I luoghi del sapere: la Biblioteca dei Benedettini

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