Durante la vigilia della Festa della Madonna di Militello, che si celebra l’8 settembre, avviene uno dei momenti più emozionanti della celebrazione.
L’attesa che precede lo svelamento della statua, prende forma, in una atmosfera ovattata, prima delle rituali celebrazioni.
La statua è custodita in una nicchia celata da una porta scorrevole in ferro che, lentamente, aprendosi, svela la statua della Madonna della Stella in tutta la sua lucente bellezza.
Nella chiesa della Madonna della Stella è custodita una collezione di paramenti liturgici antichi, ovvero gli abiti indossati dal sacerdote durante le celebrazioni delle funzioni.
Alcuni dei preziosi tessuti dei paramenti furono donati dai ricchi signori che commerciavano stoffe, alcune delle quali, provenienti dall’Egitto.
Le stoffe, ormai dismesse, venivano rimodellate dalle monache di clausura, le quali si sostentavano con questi lavori sartoriali, confezionando meravigliosi abiti sacerdotali arricchiti da ricami in filo d’oro.
La cotognata è un gustoso dolce tipico, realizzato con la mela cotogna, il limone e lo zucchero e cucinato con lo stesso procedimento della marmellata.
Talvolta, in occasione di alcune festività, questi dolci vengono modellati con stampi e formine, come ad esempio quello del santo patrono o gli stemmi.
Un’esperienza culinaria che lega la tradizione votiva e il gusto.
Il grandioso organo a canne, che svetta dalla cantorìa sopra il grande portale d’ingresso, fu realizzato fra il 1925 e il 1928 dai fratelli Michele e Agostino Polizzi di Modica, i quali cercarono di riportare le melodie barocche all’interno della chiesa restaurata.
Il suono che emette questo scenografico strumento si rifà, infatti, ad alcune sonorità tipiche serassiane, ovvero un registro di suoni dell’organo ottocentesco, redatti dalla celebre dinastia di maestri organari, i Serassi.