Ragusa

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Il raffinato edificio tardobarocco, situato nella zona di Ragusa Ibla, si affaccia lungo Via del Commendatore nel quartiere “degli archi” e venne acquistato dal Comune, nella metà del XIX secolo, per diventare sede della Cancelleria comunale da cui prende il nome. I lavori di costruzione del palazzo, di proprietà della Famiglia Nicastro ebbero inizio nella prima metà del XVIII secolo, a cui seguirono successive modifiche, rese evidenti dal timpano non in asse con il prospetto che presenta, inoltre, evidenti differenze stilistiche tra gli elementi che la costituiscono.prospetto con timpano fuori asseFu completato nel 1760, come ampliamento di un altro edificio ancora visibile grazie alla presenza della vecchia stalla. Il prospetto principale si affaccia su una piazzetta nella quale si collegano due diramazioni della lunga scalinata, un tempo l’unica via di comunicazione tra il quartiere superiore e quello inferiore della città. La facciata è impreziosita da un portale che sembra custodito dai volti di due cherubini scolpiti a decoro delle lesène laterali. cherubino portaleL’articolato ingresso del complesso barocco, forse costruito in un secondo tempo, è sovrastato da un arco sorretto da pilastrini scolpiti, e da una tribuna centrale con ringhiera a petto d’oca in ferro battuto, che poggia su cinque mensole costituite da grandi volute di gusto seicentesco.
Il prospetto laterale presenta due finestroni collegati da una cornice mistilinea, ma l’elemento più teatrale è il portale d’ingresso che conduce all’ex stalla collegata al piano superiore grazie a una rampa in pietra pece naturale.

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Il teatro greco più piccolo del mondo

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Sant’Agata e le candelore

Scenografia, luci e colori della cattedrale

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

L’arte delle maioliche

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Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Gli articolati spazi interni

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Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

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Uno scrigno di opere preziose

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Un compromesso tra neoclassicismo e barocco