Palazzolo Acreide

Il teatro greco più piccolo del mondo

Situato proprio all’ingresso dell’area archeologica, al di là di una piccola porta d’accesso, vi è il teatro greco di Akrai. Ha dimensioni ridotte e può ospitare circa 600 spettatori.

Esso non è scavato nella roccia bensì è adagiato sul pendio naturale che veniva, precedentemente, preparato con pietrame a secco. La sua càvea è composta da 9 cunei e 12 gradini, i quali, secondo le regole dell’antichità classica, guardano a settentrione. Lo spazio in cui si muoveva il coro durante le rappresentazioni teatrali, chiamato orchestra, presenta una forma semicircolare.
Questo è un elemento singolare poiché gli altri teatri greci presentano l’orchestra di forma circolare.
Fu modificato in età romano-imperiale, venne infatti costruita una nuova e più ampia scena rialzata, riducendo lo spazio dell’orchestra, conservandosi intatto fino ai nostri giorni.
È dotato di un’ottima acustica naturale tipica di questa tipologia di strutture, viene infatti utilizzato ancora oggi per spettacoli classici nei mesi estivi. Tra le principali attività viene organizzata, dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, un’iniziativa dal respiro internazionale dove i giovani sono i veri protagonisti del festival mettendo in scena opere di tragediografi e commediografi antichi.

Foto fil di ferro i cunei
I cunei

 

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Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

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I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

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I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Il palazzo, la città, la chiesa

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La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Il teatro greco più piccolo del mondo

L’arte nel duomo

La badia di Sant’Agata

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Un progetto unitario per la città di Catania

Scenografia e devozione per Sant’Agata

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Storia di una rinascita

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Il palazzo di città

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I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Il Monastero dei Benedettini

La ricostruzione dopo il terremoto

I sensi raccontano Palazzo Zacco

La chiesa di Santa Maria del Monte

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Il palazzo Trigona di Canicarao

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

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Uno scrigno di opere preziose

Le due chiese

Un patrimonio di opere votive

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

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La chiesa di San Francesco

La città nella città

Virtuosismi, decorazioni e altari

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Luminosi spazi sacri

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Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

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Il convento dei frati francescani

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

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