Il terremoto del 1693 distrusse la chiesa e costrinse il vescovo Riggio ad ordinarne la ricostruzione.
Il primo incarico venne affidato al frate cappuccino Girolamo Palazzotto che iniziò i lavori nel 1709, scegliendo di riutilizzare le strutture che erano rimaste in piedi, ovvero le tre àbsidi
normanne e il transetto. Nel 1729 venne nominato vescovo il palermitano Pietro Galletti il quale decise di affidare la direzione dei lavori all’abate architetto Giovan Battista Vaccarini
.
Egli apportò grandi cambiamenti nella facciata e nel prospetto laterale su via Vittorio Emanuele, su cui inserì un portale del 1577 appartenente alla precedente chiesa distrutta.
Il progetto per la facciata fu molto criticato nonostante le sue qualità architettoniche fossero evidenti.
Esso fu portato a termine tra il 1730 e il 1761, con la finalità di adattare l’edificio al nuovo gusto barocco. L’architetto concepì un prospetto disposto su tre livelli che riporta una tensione verticale, con al centro, all’interno di una nicchia, l’immagine di Sant’Agata.Qui il barocco si esprime in tutta la sua grandiosità: la trabeazione
che suddivide i tre ordini “si muove” spigolosa spezzandosi intorno a ogni capitello, creando un movimento e una profondità enfatizzati dalla ricchezza dei marmi e dalle 14 colonne di granito staccate dal prospetto. Il progetto venne infine terminato dal Battaglia che realizzò la cupola e nell’ottocento fu ricostruito il campanile.
I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi
Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos
Sant’Agata e le candelore
Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro
Il palazzo Trigona di Canicarao
Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola
Rinascita e urbanistica della città di Noto
I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti
Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio
Le due chiese
Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città
Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie
Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico
Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento
I sensi raccontano Palazzo Zacco
La creatività barocca: i soggetti ricorrenti
La chiesa della Madonna della Stella
Un giardino di pietra
La ricostruzione dopo il terremoto
Una città, tre siti
Il palazzo di città
L’arte delle maioliche
Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini
Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città
La chiesa di San Giuliano ai Crociferi
La chiesa di San Benedetto
Il Monastero dei Benedettini
Il palazzo dei Due Mori
I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata
La casa-museo Antonino Uccello
La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione
Un premio nobel a Modica
La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità
La chiesa e il monastero
Gli altari, i santi e le opere scultoree
La chiesa di San Paolo
Il Duomo di San Giorgio
I sensi raccontano la Chiesa di San Michele
L’architettura religiosa
Uno scrigno di opere preziose
Virtuosismi, decorazioni e altari
Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo
I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte
San Domenico e la firma del Gagliardi
Le opere nella chiesa
L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna
Un patrimonio di opere votive
Luminosi spazi sacri
La chiesa di Santa Maria del Monte
I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata
I sensi raccontano Palazzo Ducezio
I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto
Il convento dei frati francescani
Città e natura
I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria
Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico
La città a forma d’aquila
I sensi raccontano il Duomo di San Pietro
I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico
La biblioteca dei benedettini
Il teatro greco più piccolo del mondo
Storia di una rinascita
La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta
Militello: storia di un feudo illuminato
I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena
L’arte nel duomo
La città di Modica tra natura e urbanistica
I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella
I sensi raccontano Palazzo Beneventano
Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi
I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista
Scicli, città dalle barocche scenografie
Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto
L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo
La badia di Sant’Agata
La chiesa e il collegio
I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo
La scalinata degli angeli
Il palazzo, la città, la chiesa
Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa
Un progetto unitario per la città di Catania
Un compromesso tra neoclassicismo e barocco
Gli articolati spazi interni
I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio
La chiesa di San Francesco
La chiesa di San Giovanni Evangelista
La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire
L’inizio di un’autentica concezione barocca
Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro
Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo
Gli interni della chiesa: spazialità e colori
La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco
I sensi raccontano Palazzo Trigona
Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote
La città nella città
I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio
Scenografia e devozione per Sant’Agata
Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città
Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni
Il dinamismo della Chiesa di San Michele
L’interno e le opere d’arte
Akrai e Siracusa: un legame indissolubile
Scenografia, luci e colori della cattedrale
La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.