Salendo l’elegante scalinata, si è circondati da un giardino pensile detto Orto del Piombo: una scenografia singolare che accoglie il visitatore prima di essere al cospetto della chiesa, simile a quella di Trinità dei Monti a Roma. I cinque portali in stile rococò suggeriscono la presenza di altrettante navate, le quali si concludono con tre
àbsidi
dopo il
transetto
.
La facciata, caratterizzata dalla torre centrale, è scandita da possenti colonne che la suddividono in cinque
campate
, nel primo ordine, dove si alternano forme concave e convesse come
onde di pietra
, che danno movimento alla struttura massiccia.L’effetto di slancio del secondo e terzo ordine è esaltato dalla concentrazione di colonne nella parte centrale, tre per lato, dalle decorazioni sempre più sobrie e dalle aperture delle celle campanarie.
L’interno della chiesa, dedicata ai martiri
San Giorgio
e Ippolito, suscita un senso di meraviglia e grandiosità.Le cinque navate che distribuiscono gli spazi, sono delimitate da possenti arcate che poggiano su 22 colonne, sormontate da
capitelli corinzi
. Esse, arricchite da dorature su sfondo celeste, aumentano l’atmosfera mistica che si unisce alla ricerca scenica della luce che accompagna lo sguardo fino all’incrocio del transetto dal quale si innalza per 36 metri l’imponente cupola centrale.
Sul pavimento, di fronte l’altare maggiore, il tempo continua a fluire con la discreta presenza della meridiana solare, di forma ellittica, che fu disegnata nel 1895 dal matematico Armando Pierini.
Essa indica il mezzogiorno grazie al raggio di luce che entra nel foro dello
gnomone
.Una lapide, collocata all’estremo sinistro della meridiana, indica le coordinate geografiche della chiesa.