Modica

Modica, una città dalle origini antichissime

La città di Modica , situata al centro dell’altopiano ibleo tra profonde cave , si inserisce perfettamente tra le colline della campagna iblea ricche di vegetazione e caratterizzata dalla presenza dei tipici muretti a secco .Città panoramica ModicaIl centro abitato si sviluppa in due quartieri, Modica alta, costruita in una zona collinare alta e rocciosa, e Modica bassa che si sviluppò intorno a due torrenti. La storia abitativa della città iblea inizia in un tempo molto lontano, i primi insediamenti, infatti, risalgono al 1800-1400 a.C.
Corso Umberto ILa città che oggi si ammira è il risultato di una trasformazione avvenuta dopo il terremoto del 1693. Rispetto ad altri centri del Val di Noto, Modica fu ricostruita sullo stesso sito. Gli spazi della città furono riorganizzati e l’attività di ricostruzione fu guidata dagli ordini monastici e dalla ricca e potente nobiltà agricola. Il terremoto distrusse ciò che rimaneva della vecchia città medievale e lasciò il posto a preziose e nobili dimore, nel fondovalle, e a imponenti e maestose chiese, veri e propri capolavori della ricostruzione.Città panoramica ModicaA caratterizzare il paesaggio è la tipica pietra di Modica con le sue infinite sfumature dal beige al bianco e le venature in quarzo che la fanno brillare sotto il caldo sole. Fino agli inizi del XX° secolo Modica era attraversata da piccoli corsi d’acqua e da una serie di ponti che univano le varie parti della città. In quegli anni si decise di interrare le fiumare e il vecchio fiume diventò l’attuale corso Umberto, su cui oggi affacciano il Palazzo del Comune di Modica e l’antico Palazzo Manenti.

La scalinata degli angeli

Un salone per le feste

I mensoloni: celebrazione della famiglia Nicolaci

Splendide rapide decorazioni

Una chiesa barocca a metà

Militello, storia di un feudo illuminato

Palazzo Nicolaci di Villadorata, chi sarà l’architetto?

Collegamento con gli altri siti UNESCO

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Il Monastero Benedettino, uno dei più grandi d’Europa

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Modica, una città dalle origini antichissime

I sensi raccontano la Chiesa dell’Annunziata

Un museo per non perdere la tradizione

Il giardino dei Novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Alla ricerca del colore

I sensi raccontano la chiesa di Santa Maria del Carmelo

Alcune opere di pregio

Da San Tommaso a San Giuseppe

Alla scoperta della chiesa madre

Una festa solo per Scicli

Un progetto di Vincenzo Sinatra

Un nuovo ingresso per Santa Chiara

I colori dell’interno

Una città, due siti

La cattedrale di Sant’Agata: un lungo lavoro di ricostruzione

Una facciata protagonista

La festa di San Giacomo

Un simbolo per la città

La facciata come il teatro dell’opera dei pupi

Alcuni capolavori

La chiesa del Carmine

Il disastroso terremoto

Giorni di festa

I sensi raccontano la chiesa di San Giovanni Battista

Un premio Nobel a Modica

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Una piazza come cuore della città

I signori Barresi-Branciforti

Il teatro del gusto

Una città a colori

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Una chiesa protagonista

Tra il bianco e il nero

I colori della Cattedrale

La cucina, uno scrigno di colori

Una lunga ricostruzione

Un nuovo sito per una nuova città

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Sant’Agata e le candelore

Il crocifisso di Burgos

La libertà di culto e il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

I luoghi del sapere: la Biblioteca dei Benedettini

Una pavimentazione a colori

Le due chiese

Il cioccolato di Modica

Una città in miniatura

I sensi raccontano la Chiesa di San Sebastiano

Palazzolo in festa

I sensi raccontano la chiesa di San Giuseppe

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Badia Sant’Agata, quanto carattere!

Chiesa di San Giuliano ai Crociferi: la ricostruzione

Una città, tre siti

I sensi raccontano Palazzo Nicolaci

Una chiesa imponente e luminosa

La pietra calcarea, il colore dell’armonia

Le àbsidi normanne

Nuove strade per Catania

San Benedetto: un gioiello riaperto al pubblico

Una città a forma d’aquila

L’infiorata: la festa dei colori e dei fiori

Fontana della Ninfa Zizza, acqua pubblica in città

Un nuovo palazzo per i signori La Rocca

San Nicolò l’Arena: una chiesa incompiuta

Rosario Gagliardi, il maestro del Val di Noto

L’interno e i suoi capolavori

Un palazzo parlante

La parete prende vita

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Un nuovo sito per una nuova chiesa

I sensi raccontano La Scalinata di Santa Maria del Monte

La dimensione sovrannaturale della cappella del Santissimo Sacramento

I sensi raccontano Palazzo Napolino Tommasi Rosso

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e San NicoIò l’Arena

Un trionfo di colori

Dal contrasto dell’esterno al tripudio di colori dell’interno

San Sebastiano, quanto lavoro!

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

I sensi raccontano la Badia di Sant’Agata

I sensi raccontano la Chiesa Madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore

Le maioliche della scalinata

La città dei musei

La città barocca sul mare

Un piccolo ambiente dall’ingresso dorato

Due illustri santi patroni

Dal tardo-gotico a noi

Il Ruolo degli Ordini religiosi nella ricostruzione del Val di Noto

I sensi raccontano Palazzo La Rocca

Tanti proprietari, un solo palazzo