Noto

Un giardino di pietra

Costruita nel corso di mezzo secolo dai migliori architetti, scalpellini e capimastri, la città di Noto si presenta, ai nostri occhi, come un armonioso insieme dai colori omogenei, una città barocca assemblata da volumi, linee e prospettive, definita dall’Unesco “l’apice e la fioritura finale dell’arte Barocca in Europa”. L’intervento dell’architetto Angelo Italia fu fondamentale nell’organizzazione dello spazio cittadino in quanto, con la creazione di splendidi effetti scenografici, riuscì a trasformare piazze e strade in palcoscenici e quinte teatrali.
L’elemento che rende così magnifica e armoniosa questa città è l’uso della pietra calcarea locale di colore bianco che, con l’azione del tempo e del sole, si è tinta di sfumature dorate e rosa, rese ancora più vive dalla luce del tramonto che si posa sulle mensole, sui capitelli, sui fregi e sulle colonne, tanto da esser denominata “il giardino di pietra” dal celebre  Cesare Brandi .
La scelta della pietra calcarea bianca come elemento principale nella ricostruzione della città di Noto fu dettata dalla presenza delle cave limitrofe alla zona, che ne facilitavano l’estrazione e il trasporto in città. La pietra calcarea è, inoltre, una pietra morbida facile da lavorare e per tali qualità, viene, tutt’ora, utilizzata da scalpellini e artigiani per creare forme fantasiose e complesse sebbene, sia al contempo, una pietra fragile e delicata che richiede continui accorgimenti e restauri.

La città a forma d’aquila

Un progetto unitario per la città di Catania

La chiesa di San Francesco

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

L’arte nel duomo

La chiesa della Madonna della Stella

La biblioteca dei benedettini

La città di Modica tra natura e urbanistica

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Gli altari, i santi e le opere scultoree

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Il teatro greco più piccolo del mondo

Gli articolati spazi interni

Le opere nella chiesa

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

Le due chiese

L’arte delle maioliche

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

I sensi raccontano Palazzo Zacco

Il convento dei frati francescani

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Il Duomo di San Giorgio

Un premio nobel a Modica

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

La chiesa di Santa Maria del Monte

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

Città e natura

Storia di una rinascita

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

Virtuosismi, decorazioni e altari

L’interno e le opere d’arte

La chiesa di San Paolo

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

La ricostruzione dopo il terremoto

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

L’inizio di un’autentica concezione barocca

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

La badia di Sant’Agata

Un giardino di pietra

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

La scalinata degli angeli

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Il palazzo dei Due Mori

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

San Domenico e la firma del Gagliardi

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

Il Monastero dei Benedettini

Una città, tre siti

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Scicli, città dalle barocche scenografie

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

La città nella città

Il palazzo di città

Le nuove strade della città

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Il palazzo Trigona di Canicarao

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

La chiesa e il monastero

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Sant’Agata e le candelore

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

La casa-museo Antonino Uccello

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

Luminosi spazi sacri

Militello: storia di un feudo illuminato

Il palazzo, la città, la chiesa

La chiesa e il collegio

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

La chiesa di San Benedetto

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

Uno scrigno di opere preziose

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Un patrimonio di opere votive

L’architettura religiosa

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Scenografia, luci e colori della cattedrale

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio