Ragusa

Una città, due siti

La città di Ragusa Ibla si sviluppa su tre zone collinari differenti e separate da una profonda valle.
Essa è l’unione di Ibla e Ragusa: Ibla fu fondata dalla popolazione dei siculi, ancora prima della nascita di Cristo. Ragusa, invece, ha origini molto meno antiche e collegate al tragico sisma.foto città nel complesso Quando a seguito del terremoto si dovette decidere dove ricostruire la città non si trovò un accordo.
La popolazione era divisa in due fazioni: i sangiorgiari proponevano l’antico sito, i sangiovannari di ricostruirla da un’altra parte. I primi erano gli aristocratici di stirpe più antica che abitavano nella zona della parrocchia di San Giorgio; ai sangiovannari, invece, che vivevano fuori le mura nel quartiere di San Giovanni, appartenevano i più poveri e i nuovi ricchi.foto IblaNessuno dei due voleva cedere, così si decise di costruire due città indipendenti. Ibla fu ricostruita su un colle più basso rispetto a Ragusa e fu mantenuta l’antica organizzazione delle strade.
Ragusa fu invece perfettamente pianificata con un sistema di strade che incrociavano ad angolo retto.foto ragusaSebbene furono ricostruite in modo indipendente e autonomo l’una dall’altra, Ragusa e Ibla hanno in comune lo stile dell’arte barocca. Nel tempo questa netta divisione si perse e gli abitanti iniziarono ad abitare lo spazio intermedio, ma si dovette aspettare il 1926 per la riunificazione di Ibla e Ragusa.

Il teatro del gusto

Alla ricerca del colore

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

La pietra calcarea, il colore dell’armonia

Il disastroso terremoto

Un nuovo ingresso per Santa Chiara

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

La parete prende vita

I colori della Cattedrale

Giorni di festa

Un nuovo sito per una nuova chiesa

Una chiesa protagonista

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

La dimensione sovrannaturale della cappella del Santissimo Sacramento

San Benedetto: un gioiello riaperto al pubblico

I luoghi del sapere: la Biblioteca dei Benedettini

Tra il bianco e il nero

La scalinata degli angeli

Dal contrasto dell’esterno al tripudio di colori dell’interno

L’interno e i suoi capolavori

Un simbolo per la città

Badia Sant’Agata, quanto carattere!

Una pavimentazione a colori

La festa di San Giacomo

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Una facciata protagonista

Collegamento con gli altri siti UNESCO

Dal tardo-gotico a noi

I sensi raccontano la chiesa di San Giuseppe

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e San NicoIò l’Arena

I sensi raccontano la Chiesa dell’Annunziata

I sensi raccontano la Chiesa di San Sebastiano

Una chiesa imponente e luminosa

Un premio Nobel a Modica

Palazzo Nicolaci di Villadorata, chi sarà l’architetto?

La facciata come il teatro dell’opera dei pupi

Sant’Agata e le candelore

Un nuovo palazzo per i signori La Rocca

Una città a colori

I sensi raccontano la chiesa di Santa Maria del Carmelo

Fontana della Ninfa Zizza, acqua pubblica in città

I mensoloni: celebrazione della famiglia Nicolaci

Una città, tre siti

San Sebastiano, quanto lavoro!

Una chiesa barocca a metà

Un nuovo sito per una nuova città

Il giardino dei Novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Una città, due siti

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Una città in miniatura

I sensi raccontano Palazzo Napolino Tommasi Rosso

I sensi raccontano La Scalinata di Santa Maria del Monte

Un museo per non perdere la tradizione

Palazzolo in festa

La cucina, uno scrigno di colori

La libertà di culto e il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

Una città a forma d’aquila

I sensi raccontano Palazzo Nicolaci

L’infiorata: la festa dei colori e dei fiori

Le due chiese

Un trionfo di colori

Due illustri santi patroni

I signori Barresi-Branciforti

Rosario Gagliardi, il maestro del Val di Noto

Da San Tommaso a San Giuseppe

Le àbsidi normanne

Una lunga ricostruzione

Un progetto di Vincenzo Sinatra

La chiesa del Carmine

La città dei musei

Il cioccolato di Modica

I sensi raccontano la Chiesa Madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore

Il Monastero Benedettino, uno dei più grandi d’Europa

Una festa solo per Scicli

La città barocca sul mare

I sensi raccontano la Badia di Sant’Agata

Alcune opere di pregio

Un salone per le feste

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Chiesa di San Giuliano ai Crociferi: la ricostruzione

Alcuni capolavori

Le maioliche della scalinata

Nuove strade per Catania

Una piazza come cuore della città

Un piccolo ambiente dall’ingresso dorato

Un palazzo parlante

I colori dell’interno

Alla scoperta della chiesa madre

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Modica, una città dalle origini antichissime

Il Ruolo degli Ordini religiosi nella ricostruzione del Val di Noto

Il crocifisso di Burgos

I sensi raccontano Palazzo La Rocca

Splendide rapide decorazioni

Militello, storia di un feudo illuminato

La cattedrale di Sant’Agata: un lungo lavoro di ricostruzione

Tanti proprietari, un solo palazzo

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

I sensi raccontano la chiesa di San Giovanni Battista

San Nicolò l’Arena: una chiesa incompiuta